45 anni di Lady Oscar, Milano la celebra con la sua omonima milanese
Dal 25 maggio al 15 settembre 2024, il Museo del Fumetto di Milano coglie la ricorrenza e ne fa un vanto. Il parallelismo tra l’eroina anime e la ragazza milanese ha dell’incredibile
L’impagabile meraviglia alimentata dalle nobili imprese dell’eroina che ha ispirato ben tre generazioni, va attribuita a Riyoko Ikeda, scrittore e disegnatore del manga la cui serie animata ha portato al successo televisivo planetario, oltrepassando i confini nipponici. Si tratta della versione animata del manga di grande successo scritto e disegnato dall’intramontabile Riyoko Ikeda e pubblicato dalla casa editrice Shūeisha a partire dal 1972. Il 10 ottobre 1979 la televisione giapponese trasmette in onda la prima, indimenticabile puntata. Dalle memorie della sovrana Marie Antoniette, raccolte in biografia da Stefan Zweig, Ikeda progetta un impero di struggente romanticismo, libertà e rivoluzione. In Versailles non bara, ossia Le rose di Versailles, la regina di Francia riempie le stracolme pagine a fumetti della scrittrice e disegnatrice, se non fosse che, sotto consiglio degli editori, il ruolo da protagonista le viene quasi immediatamente soffiato dall’affascinante comandante delle guardie reali, Oscar François de Jarjayes. Assegnatale, sin dalla culla, il tradizionale fiocchetto blu, viene allevata e poi considerata come il figlio del generale, affetto dall’inconsolabile delusione della nascita di una bambina. La bellissima Oscar si scoprirà essere, invece, la più astuta e geniale figura della Corte. Tra i suoi valori, il buon cuore è il suo più gran pregio, tanto quanto la sua condanna. Chiunque, fuori e dentro il Palazzo, è a conoscenza della fluidità dell’ammirato comandante, al quale rispetto e devozione sono rivolti come a qualsiasi ufficiale di rango impegnato nella carriera militare. WOW Spazio Fumetto, Museo del fumetto – Milano presenterà al pubblico la mostra dedicata ai protagonisti dell’anime, raccontando il vasto universo orbitante attorno alla famigerata chioma dorata. La mostra ‘1979-2024. Lady Oscar’, vanta una peculiarità in sovrapposizione alla mostra principale, la quale illustra al pubblico fatti storici realmente avvenuti e in contrapposizione a quelli fittizi. Dal 1755, anno di nascita sia della sovrana austriaca Marie Antoinette che di Oscar, fino al 1793, data nella quale Antoinette sarà ghigliottinata nella puntata conclusiva della serie tv, sarà possibile ripercorrere le avvincenti vicende/ vicissitudini di quell’epoca accostate alle opere a fumetti. Pezzo forte dell’esposizione sarà il focus storico, tra cui la collezione di cel originali, i fogli in acetato sui quali i personaggi venivano disegnati nelle varie pose per poi essere sovrapposti agli sfondi. Non mancheranno memorabilia dal Giappone, con tanto di album di figurine d’epoca e iconici poster. Anche i costumi avranno un ruolo centrale grazie al focus storico sulla moda di fine Settecento. Parrucche, abiti e gioielli, spiccano tra le sale, tra questi riconosciamo la collana esposta dalla regina stessa alla calunnia del popolo, atto che scatenò l’indegno popolare, causa alla campagna diffamatoria che condannò la Francia alla rivolta sociale. Ulteriore tratto inedito dell’evento, sono le autentiche bambole di Ceppi Ratti, prodotte e lanciato sul mercato all’epoca della trasmissione italiana dell’ormai cartone animato. Trasmesso per la prima volta su Italia Uno l’1 marzo 1982, divenne finalmente l’icona della libertà anche per le generazioni italiane. Il percorso ricorda anche l’analogia con la ragazza milanese arruolatasi nell’esercito austriaco. Nata nel 1776, Francesca Scannagatta fu anch’essa spinta dal padre a intraprendere la carriera militare con il nome di Francesco. Vicenda che i curatori e collezionisti Yamato Video, Luca Bertuzzi, Angelo Capozzi, Enrico Ercole, appoggiati dal prezioso contributo del Lady Oscar Italian Fan Club e da numerosi collezionisti prestatori dei loro tesori, hanno ritenuto degna di nota nei confronti della città ospitante la sede espositiva.
Sibilla Panfili