Una dreamcar senza compromessi e dalle prestazioni esagerate che ancora oggi influenza i designer e ruba il sonno agli appassionati di auto
La Lamborghini Countach, lanciata in produzione nel marzo del 1974, rappresenta uno dei modelli più iconici e rivoluzionari del marchio Lamborghini. Prodotta per 16 anni, la Countach ha segnato un passaggio fondamentale nella storia dell’azienda di Sant’Agata Bolognese, non solo per il suo design innovativo e le prestazioni incredibili, ma anche perché è stata la prima Lamborghini con carrozzeria interamente realizzata e battuta a mano in casa. La produzione della Countach è stata un momento di svolta per Lamborghini. Fino a quel momento, le carrozzerie delle vetture venivano realizzate da carrozzieri esterni. Con la Countach, la produzione della carrozzeria viene portata internamente, dando inizio a una tradizione che continua ancora oggi. Questo passaggio ha segnato l’inizio di un’era di maggiore controllo sulla qualità e sui dettagli delle vetture, permettendo a Lamborghini di crescere e diventare un punto di riferimento nel settore delle supercar. “Siamo fieri di produrre ancora oggi i nostri modelli supersportivi dove nasceva la Countach”, ha dichiarato Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Lamborghini, “la produzione è radicalmente cambiata da allora ed è stata caratterizzata da una forte evoluzione avvenuta partendo proprio dalla produzione della Countach sino ad arrivare ai modelli odierni. La nostra produzione oggi è altamente diversa dal 1974 ma, ne mantiene gli aspetti migliori ed unisce alle abilità manuali dei nostri operatori le migliori tecnologie esistenti dando vita alla Manifattura Lamborghini Next Level. Tra la produzione della Countach e quella delle nostre vetture oggi c’è un comune denominatore: l’attenzione ai dettagli”.
La fabbrica di Sant’Agata Bolognese è cresciuta enormemente dagli anni ‘70, ma la zona dove veniva assemblata la Countach, chiamata “Linea Montaggio N.1 Countach”, è ancora utilizzata oggi per la produzione della Lamborghini Revuelto, un’ibrida plug-in con motore V12. Mentre la linea di produzione odierna è altamente automatizzata e utilizza materiali avanzati come la fibra di carbonio, la passione e l’attenzione ai dettagli rimangono immutate rispetto agli anni della Countach. Nonostante i 50 anni che separano la Countach dalla Revuelto, ci sono numerose somiglianze tra i due modelli. Entrambi condividono il motore V12 posteriore in posizione longitudinale e l’apertura delle porte a forbice, un segno distintivo di Lamborghini introdotto proprio con la Countach. Inoltre, la “Countach line”, una sottile linea visiva che attraversa la carrozzeria, è rimasta un elemento di design che ha caratterizzato tutti i modelli V12 Lamborghini successivi. Oltre a diventare un’icona culturale, immortalata in film e poster nelle camere di migliaia di appassionati, la Countach ha permesso a Lamborghini di essere competitiva per oltre un decennio. La sua eredità vive ancora oggi, non solo attraverso i successori diretti come la Diablo, la Murciélago e la Aventador, ma anche nelle scelte di design e innovazione tecnologica che continuano a caratterizzare il marchio.
La Countach è stata prodotta in diverse versioni, ognuna con caratteristiche uniche. Di seguito alcune delle principali specifiche delle diverse versioni:
• LP 400 (1974-1978): Motore V12 da 3.929 cc, 375 CV a 8.000 giri/min, peso a vuoto 1065 kg.
• LP 400 S (1978-1982): Stessa cilindrata della LP 400, ma con 353 CV a 7.500 giri/min, peso a vuoto 1200 kg.
• 5000 S (1982-1984): Motore V12 da 4.754 cc, 375 CV a 7.000 giri/min, peso a vuoto 1490 kg.
• Quattrovalvole (1985-1988): Motore V12 da 5.167 cc, 455 CV a 7.000 giri/min, peso a vuoto 1490 kg.
• 25° Anniversario (1988-1990): Stesse specifiche della Quattrovalvole, ma con miglioramenti aerodinamici e utilizzo di fibra di carbonio.
Davide Mosca