L’attivista svedese che lotta contro i cambiamenti climatici è finita sulla copertina del prestigioso settimanale americano

In piedi su una roccia, davanti al mare, con lo sguardo che si perde nell’orizzonte. Greta Thunberg compare così sulla copertina del settimanale americano Time. La persona dell’anno questa volta è lei. E forse non poteva essere altrimenti. La studentessa svedese, 17 anni il prossimo 3 gennaio, in pochi mesi è riuscita a passare da manifestante solitaria ad attivista capace di trascinare in piazza milioni di persone in tutto il mondo. L’instancabile lotta contro i cambiamenti climatici e per uno sviluppo sostenibile fanno di Greta Thunberg uno dei personaggi più influenti in assoluto.

La giovanissima attivista svedese ha battuto una concorrenza spietata, che vedeva in prima linea il presidente degli Usa Donald Trump e la speaker della Camera statunitense Nancy Pelosi. Il merito di Greta Thunberg è chiaro: aver portato la questione ambientale al centro del dibattito internazionale, coinvolgendo soprattutto i ragazzi della sua generazione. Dopo una serie di scioperi tra l’agosto e il settembre del 2018, la giovane studentessa ha lanciato il movimento internazionale Friday for future, che conta milioni di attivisti e simpatizzanti in ogni città del pianeta. La sua notorietà è cresciuta talmente tanto da fare di Greta un simbolo riconosciuto dai potenti della terra. Lo scorso 20 settembre, a New York, l’attivista ha parlato al Palazzo di vetro dell’Onu e tre giorni più tardi ha preso la parola a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni unite, con un discorso che è già passato alla storia: «È tutto sbagliato. Non dovrei essere quassù. Dovrei essere tornata a scuola dall’altra parte dell’oceano. Eppure, voi tutti venite da noi giovani per la speranza. Come osate? Voi avete rubato i miei sogni e la mia infanzia, con le vostre parole vuote! Eppure io sono una delle fortunate. La gente soffre. La gente muore. Interi ecosistemi stanno collassando».

Il celebre settimanale Time, dunque, non ha avuto alcun dubbio. È Greta Thunberg la persona dell’anno che si sta per concludere. «Ha dato voce a un problema globale. Ed è il simbolo di un passaggio generazionale in ambito politico e culturale» ha detto il capo redattore della rivista, Edward Felsenthal, commentando la scelta.

 

Dario Budroni

You May Also Like