Milano celebra i 100 anni dell’Art Déco con una mostra straordinaria a Palazzo Reale, aperta fino al 29 giugno 2025. “Art Déco. Il trionfo della modernità” rende omaggio all’Exposition internationale des arts décoratifs et industriels modernes del 1925, l’evento parigino che sancì la nascita ufficiale dello stile “Art Déco” – simbolo di eleganza, progresso e modernità. L’esposizione presenta al pubblico capolavori italiani ed europei delle arti decorative: vetri, porcellane, maioliche, gioielli, tessuti, arredi, manifesti, dipinti e sculture, insieme a fotografie e spezzoni di film d’epoca. Il percorso immersivo consente di rivivere l’atmosfera sofisticata e ottimista degli anni Venti e Trenta del Novecento.
Tra gli highlights della mostra, spiccano le creazioni di Gio Ponti, in arrivo dal Museo Ginori di Sesto Fiorentino. Due ciste simboliche – “La migrazione delle sirene” e “Il trionfo dell’Amore e il trionfo della Morte” (1928/1930) – sono esposte nella sezione L’amore per l’antichità. Nella Wunderkammer déco, incanta il Trittico di Alfredo Ravasco (“Centrotavola con razza e polpi”, 1933), gioiello di tecnica e fantasia. In parallelo, il Museo delle Arti Decorative del Castello Sforzesco ospita una selezione speciale di opere di Ponti, normalmente non visibili, offrendo una visione completa dello spirito déco italiano, tra nostalgia per l’antico e desiderio di innovazione. A complemento della mostra, Cineteca Milano presenta la rassegna cinematografica “Art Déco. I film”, in collaborazione con Palazzo Reale, Comune di Milano – Cultura e 24 Ore Cultura. Dal 7 marzo al 4 maggio 2025, presso Cineteca Milano Arlecchino, saranno proiettati 11 lungometraggi e 4 cortometraggi che raccontano lo spirito e l’estetica di quegli anni.
Programma principale:
• 7 marzo – Shanghai Express (1932) di Josef von Sternberg
• 14 marzo – The Lodger (1927) di Alfred Hitchcock, film muto con musica dal vivo di Gino Lucente
• 16 marzo – L’Amatore (2016), docu su Piero Portaluppi di Maria Mauti
• 18 marzo – Mata Hari (1931) con Greta Garbo
• 31 marzo – A me la libertà (1931) di René Clair
• 5 aprile – L’inhumaine (1924) di Marcel L’Herbier, noto per le scenografie d’avanguardia
• 11 aprile – Grandi magazzini (1939) di Mario Camerini
• 16 aprile – Capriccio spagnolo (1939) di Josef von Sternberg
• 20 aprile – Cappello a cilindro (1935) di Mark Sandrich, con Fred Astaire e Ginger Rogers
• 27 aprile – Berlino – Sinfonia di una grande città (1927) di Walter Ruttman, con musica live di Antonio Zambrini
• 4 maggio – Rotaie (1929) di Mario Camerini, considerato l’inizio del “cinema Art Déco”
Davide Mosca