A Nuoro apre “Unica” la mostra dedicata al genio di sei artiste del ‘900
A proporre l’iniziativa Spazio Ilisso di Nuoro con un progetto curato da Maria Grazia Messina, Anna Maria Montaldo e Giorgia Gastaldon
Ci sarà tempo fino al 1° settembre 2024 per visitare “Unica. Sei storie di artiste italiane”. Una straordinaria iniziativa di Spazio Ilisso a Nuoro per compiere un viaggio nella storia culturale artistica italiana del Novecento. Carla Badiali, Carol Rama, Giosetta Fioroni, Carla Accardi, Tomaso Binga (Bianca Pucciarelli Menna) e Maria Lai verranno raccontate attraverso l’esposizione di settanta magnifiche opere, molte delle quali inedite con un focus sulla condizione femminile e sull’esperienza artistica delle donne. Il taglio del nastro c’è stato sabato 4 maggio nella prestigiosa sede museale di Spazio Ilisso che conserva al suo interno innumerevoli e preziose opere di Maria Lai, Pinuccio Sciola, Costantino Nivola, Slavatore Fancello, Eugenio Tavolara, Gavino Tilocca, Francesco Ciusa rappresentando di fatto il più importante spazio espositivo sull’Isola dedicato alla scultura del ‘900 sardo. E mentre il Man celebra i suoi 25 anni di storia con un’altra straordinarie esposizione dedicata alla straordinaria collezione del ‘900 sardo, Spazio Ilisso fornisce una motivazione in più, agli amanti dell’arte, per visitare Nuoro e cogliere la doppia occasione di visitare queste due mostre. “Unica” è un progetto a cura di Maria Grazia Messina, Anna Maria Montaldo e Giorgia Gastaldon. Gli organizzatori hanno voluto mettere in luce non solo il genio artistico delle autrici, ma anche il difficile contesto nel quale si trovavano ad operare, spesso in solitudine, spesso in un’epoca “maschilista” nella quale non si riconosceva il loro valore. E il titolo deriva proprio da alcune foto dell’epoca, dove spesso queste artiste erano le uniche donne riprese in un più folto gruppo di uomini. «La mostra mira a mettere in luce non solo il lavoro artistico delle sei protagoniste – spiegano da Spazio Ilisso», ma anche le sfide e le battaglie che hanno affrontato nel contesto dell’arte italiana del Novecento. Il periodo esplorato comprende un arco temporale che va dall’anteguerra agli anni Ottanta, durante i quali il panorama culturale italiano si apriva alla postmodernità, portando con sé una crescente consapevolezza insieme alle pratiche del femminismo. Per ciascuna delle sei artiste è stato privilegiato un periodo preciso della loro produzione coerente con tali questioni, così da poter avere uno sguardo rinnovato sulla qualità delle loro opere, sperimentando, allo stesso tempo, una storia dell’arte raccontata da protagoniste donne e una storia dell’Italia come percorso dell’emancipazione e liberazione femminile. L’iter espositivo prevede sale dedicate a ognuna delle sei protagoniste. Oltre alle opere provenienti da musei, enti pubblici, archivi o collezionisti privati di tutta Italia, ogni sezione è arricchita da materiale documentale originale e approfondimenti sulla vita e l’opera delle artiste. In chiusura alcuni filmati storici completano l’esperienza di visita». Il catalogo della mostra (in doppia edizione italiano e inglese) si avvale dei preziosi contributi di tre storiche dell’arte e curatrici italiane che da anni si occupano di divulgazione e mostre in istituzioni pubbliche e private: Maria Grazia Messina, Anna Maria Montaldo e Giorgia Gastaldon.
Davide Mosca