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A Palazzo Reale a Milano l’omaggio al generale Carlo Alberto Dalla Chiesa

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10/02/2023

Molto più di una mostra omaggio al generale simbolo della lotta al terrorismo e alla mafia, ma un vero e proprio invito a ispirarsi alla vita e ai valori di un grande uomo che ha dato lustro con il suo sacrificio alla storia della Repubblica Italiana

Sono chiamati servitori dello Stato. Spesso la migliore espressione della classe dirigente pubblica del nostro Paese. Uomini e donne che in Italia hanno fatto e fanno la differenza. Tutti i giorni, spesso lontani dai clamori mediatici, per garantire agli italiani sicurezza, equità, futuro per le prossime generazioni. Servitori perché mettono avanti l’interesse generale dello Stato a quello particolare personale anche a costo della propria vita. Nella lista piuttosto lunga della storia repubblicana di queste donne e uomini straordinari c’è sicuramente il nome del generale e prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa. Uomo simbolo della lotta alla mafia e al terrorismo e vittima, insieme alla moglie e all’agente di scorta, di un infame agguato da parte di un commando armato mafioso in via Carini a Palermo la sera del 3 settembre 1982.

Per celebrare l’uomo e la sua storia, a quarant’anni dalla sua morte il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ha organizzato in collaborazione con il comune di Milano una mostra dal titolo Carlo Alberto dalla Chiesa l’Uomo, il Generale 1982 – 2022 nelle nelle Sale dell’Appartamento di Parata del Palazzo Reale di Milano e che sarà visitabile fino al 26 febbraio 2023. L’iniziativa farà poi tappa a Torino per poi concludersi a Palermo. Il titolo della mostra è significativo: non solo il militare, il generale poi prefetto, colui che negli anni più bui del terrorismo e della lotta alla mafia con le sue formidabili doti investigative pose lo Stato, da vero fedele servitore delle Istituzioni, al centro del suo agire. Non a caso nel titolo dell’esposizione rievocativa viene prima di tutto l’Uomo Carlo Alberto, il cui coraggio e carisma era oggetto di amore e rispetto da parte dei suoi collaboratori e dei suoi più cari affetti.

La mostra, con fotografie, filmati e testi, ricostruisce la vita di Carlo Alberto dalla Chiesa dai primi passi nell’Esercito, giovane soldato in Montenegro, il matrimonio con la prima amatissima moglie, Dora Fabbo, le prime indagini in Sicilia dopo l’omicidio del sindacalista Placido Rizzotto, Luciano Liggio, boss di Corleone, mandante, nemico giurato del giovane capitano Carlo Alberto. Gli anni del terrorismo, tra Milano e Torino, l’arresto dei capi delle Brigate Rosse, le indagini dopo il delitto di Aldo Moro, la nomina nel 1982 a Prefetto di Palermo, il feroce agguato in via Carini la sera del 3 settembre 1982. “Io penso che la mia vita non sia stata una favola. E se è, come è, una esperienza duramente vissuta, ambisco solo raccontarla ai giovani della mia Arma.” Con questa riflessione del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa inizia il percorso della Mostra che si conclude con un’altra frase: «Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli».

Davide Mosca

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