A Roma si celebrano gli 80 anni di Barbra Streisand
La mostra dedicata alla grande diva americana è in programma alla Casa del Cinema di Roma fino al 14 maggio
La sua vita è lastricata di successi. In campo musicale, ma anche cinematografico. Due Oscar, sei Emmy Award, undici Golden Globe, dieci Grammy Awards, un Tony Award, due David di Donatello e trenta dischi di platino negli Usa. Basterebbe questa descrizione per capire di chi stiamo parlando. Perché Barbra Streisand è una delle artiste più poliedriche, conosciute e premiate al mondo. A tal punto che in occasione dei festeggiamenti per il suo 80esimo compleanno anche in Italia si moltiplicano le iniziative per omaggiarla. Tra queste è segnalare quella dell’Associazione Teatroantico che presenta alla Casa del Cinema di Roma fino al 14 maggio la mostra Barbra Streisand Movie. L’iniziativa è stata curata da Giulio D’Ascenzo ed Elisabetta Centore che hanno raccolto un percorso documentale fatto di foto, articoli e colonne sonore dei suoi film per raccontare i sessant’anni di carriera della diva americana. La Streisand si è ritirata da tempo dal cinema, però ha proseguito con la carriera musicale producendo l’ultimo disco proprio nel 2021 dal titolo Release me. Significativo l’impegno sociale con la fondazione che porta il suo nome e che si occupa di diritti umani, libertà civili senza trascurare i temi ambientali per la tutela del Pianeta Terra.
Barbra Streisand è nata e cresciuta a Brooklyn, nello stato di New York, e capì di essere una predestinata quando la sua prima esibizione in un bar di Manhattan riscosse un successo talmente grande da spianarle la strada per lo starsystem nazionale e internazionale. Il primo disco “The Barbra Streisand Album” data 1962 ottenne subito due Grammy Awards, gli oscar della musica. Parallelamente l’artista calcò i palcoscenici di Broadway conquistato il ruolo di protagonista nel musical “Funny Girl”, basato sulla vita dell’attrice comica Fanny Brice. Grazie alla versione cinematografica di Funny Girl la diva conquista il suo primo Oscar come migliore attrice, condividendolo con Katharine Hepburn che lo conquistò invece per “Indovina chi viene a cena?”. Seguono film drammatici, musical e commedie (da segnalare la collaborazione con Herbert Ross in Il gufo e la gattina e il monumentale Hello, Dolly di Gene Kelly al fianco di Walter Matthau). Dopo l’intensa interpretazione di Ma papà ti manda sola? (1972) di Peter Bogdanovich, al fianco di Ryan O’Neal, recita a fianco di Robert Redford in Come eravamo (1973) di Sydney Pollack e viene consacrata dal botteghino quale attrice di maggior successo commerciale degli anni Settanta.
Nel 1976 vince il secondo premio Oscar per la miglior canzone dell’anno “Evergreen” nel film È nata una stella (1976) e poi passa dietro la macchina da presa con Yentl (1983), film dalle implicazioni autobiografiche che parla di una donna ebrea costretta a travestirsi da uomo per accedere ad una scuola di studi religiosi. Nel 1996, dopo aver ricevuto il Grammy Award per la carriera e l’album “Higher Ground”, firma la regia de L’amore ha due facce debuttando come commediografa. Secondo le cronache rosa sarebbero caduti ai suoi piedi innamorandosi per brevi o lunghe storie personaggi del calibro di Robert De Niro, Robert Redford, Omar Shariff e perfino il principe Carlo d’Inghilterra. L’artista più volte ha scherzato sul fatto che sarebbe potuta diventare principessa. La mostra sarà visitabile dalle 10 alle 20 dal lunedì alla domenica.
Davide Mosca