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Alla scoperta del Green Banana

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01/10/2020

Il mistero nascosto in questa enorme voragine sul fondo del mare, al largo del Golfo della Florida

“Buchi Blu tra i flutti del mare”. Non si tratta del nuovo singolo dell’estate, ma il nome non convenzionale di un fenomeno naturale, ancora avvolto nel mistero: le doline marine. Queste non sono altro che enormi voragini situate sul fondale oceanico, molto profonde e in larga parte inesplorate. E recentemente proprio uno di questi Blue Hole (buco blu) ha attirato l’attenzione della comunità scientifica.

Scoperto di recente da un gruppo di sommozzatori, questo abisso profondo circa 130 metri è stato soprannominato Green Banana e si trova al largo del Golfo della Florida, a circa a 50 metri sotto la superficie dell’acqua. Si ritiene che le doline formatesi in quest’area abbiano dagli 8mila ai 12mila anni e questa sembra proprio essere una delle più profonde finora conosciute. Spesso usati come luoghi d’immersione per sommozzatori, i Blue Hole sono interessanti soprattutto dal punto di vista naturalistico perché costituiscono un’oasi di vita in un ambiente marino altrimenti arido, e garantiscono rifugio a diverse comunità biologiche come coralli, molluschi, tartarughe marine e altro ancora. Inoltre, la composizione chimica dell’acqua presente al loro interno cambia da dolina a dolina, così come le loro dimensioni sempre diverse. Questo rende ogni Blue Hole un ecosistema a sé stante. E, sparse sulle vaste falde del fondo oceanico, potrebbero esserci nascoste, invisibili all’occhio, centinaia di queste voragini.

La spedizione di ricerca, prevista per il prossimo anno, avrà quindi l’obiettivo di studiare i legami che intercorrono all’interno di Green Banana, come i microrganismi che lo abitano, il loro potenziale rapporto con le falde acquifere sotterranee e le differenze con gli altri Blue Hole. Infatti, non è la prima volta che dei ricercatori si immergono negli abissi marini per studiare una di queste affascinanti strutture naturali: già lo scorso anno un team di scienziati, con il supporto del NOAA Office of Ocean Exploration and Research, ha esplorato un buco blu a circa 30 miglia al largo della città di Sarasota, soprannominato “Amberjack Hole”.

«Questa sarà la prima volta che riusciremo ad esplorare Green Banana, quindi siamo molto ansiosi di vedere come questo potrebbe essere paragonato (chimicamente e biologicamente) ad Amberjack», ha dichiarato a riguardo Emily Hall, program manager al Mote Marine Laboratory. «Ogni buco che abbiamo studiato finora ha avuto delle differenze, sia chimiche che biologiche». Per l’occasione, sarà utilizzato un lander bentonico realizzato appositamente per questa missione, capace di raccogliere materiale da analizzare per periodi di tempo molto lunghi. Ma il Green Banana e le doline marine non sono l’unico enigma del mare. La maggior parte dei fondali oceanici rimane ancora oggi inesplorata. Infatti, solo il 5% di essi è stato mappato nel dettaglio, e siccome l’oceano occupa circa il 70% della superficie terrestre, questo lascia circa il 65% di territorio marino completamente avvolto nel mistero. Chissà quindi che il fondo di questa suggestiva voragine non possa riservarci qualche sorpresa.

 

Francesco di Nuzzo

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