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All’asta in Francia l’orologio di Ettore Bugatti

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29/04/2021

Un rarissimo Mido degli anni Venti in oro appartenuto al fondatore della casa automobilistica, la cui cassa speciale ricorda la calandra delle Bugatti

Orologi e motori sono un binomio straordinario, specialmente quando si tratta di segnatempo appartenuti ai grandi dell’automobilismo. Non parliamo solo di piloti, ma anche di grandi designer, collezionisti e costruttori che hanno fatto la storia. Come Ettore Bugatti, per esempio, il quale, oltre a essere stato il creatore di quelle che per alcuni sono le auto più belle del mondo, fu anche uomo di classe, amante del bello e degli accessori.

Ecco perché quella che è andata in scena il 17 aprile a Montastruc-la-Conseillère, non lontano da Tolosa, nello Château de Lasserre, è stata un’asta di eccezionale importanza. Durante l’evento, è stato infatti battuto un rarissimo orologio d’oro Mido, appartenuto proprio a Ettore Bugatti, che ha una storia particolare quanto quella del suo proprietario. L’appuntamento è organizzato dalla casa d’aste Stanislas Machoïr di Tolosa, in collaborazione con VWS Vintage Watch Story.

Dagli anni Venti a oggi

Dalla fine degli anni Venti, la casa automobilistica si rivolse ai produttori di orologi, primo fra tutti Breguet, con il quale Ettore Bugatti pensò alla progettazione di cronografi dotati della funzione tachimetro, da collocare al centro del cruscotto delle sue supercar dell’epoca. Si rivolse quindi al marchio svizzero Mido, fondato nel 1918 da Georges Schaeren, che aveva scoperto un fiorente mercato nel settore automobilistico producendo componenti per Excelsior, Hispano-Suiza, Fiat, Ford, Buick e, appunto, Bugatti.

L’orologio in asta non è da confondere con le tante collezioni che, negli anni recenti, alcune delle più importanti manifatture svizzere hanno creato in partnership con il marchio Bugatti. Citiamo solo quelle realizzate da Parmigiani Fleurier o da Jacob & Co., il cui Bugatti Chiron 16 Cylinder Tourbillon costa oltre 500mila euro.

Un paziente lavoro di ricerca

L’orologio in questione è stato davvero al polso di colui che era affettuosamente chiamato il “patron”. Dopo molti mesi di ricerche approfondite, di contatti con manifatture e musei di orologeria, analizzando un migliaio di foto d’epoca, gli organizzatori dell’asta hanno raggiunto il loro obiettivo, grazie alla collaborazione di Sir Aurélien Weisrock, presidente e direttore della collezione della “Cité de l’Automobile – Schlumpf Collection”.

Hanno infatti trovato e messo insieme l’orologio e una delle auto più famose mai prodotte dal marchio, la Bugatti Royale Type 41 – conosciuta semplicemente come Royale – appartenuta proprio a Ettore Bugatti. Di essa sono state date innumerevoli definizioni, dall’auto dei re a una delle più famose e lussuose mai costruite nel XX secolo. A oggi, è probabile che si tratti di una delle più costose al mondo, una sorta di Monna Lisa delle auto d’epoca.

Al polso di Ettore Bugatti

Ma quello che più interessa, in chiave di asta, è il segnatempo di proprietà personale di Ettore Bugatti, l’orologio del “patron”. Fu lui stesso, tra il 1926 e il 1932, a commissionare direttamente a Mido diversi lotti di questo segnatempo, la cui caratteristica era quella di avere la cassa e il quadrante con la tipica forma della calandra delle auto francesi.

Ettore Bugatti regalò questi orologi estremamente rari ai suoi migliori piloti e meccanici dell’epoca, oltre che ad alcuni componenti della sua famiglia. Tutti quei segnatempo erano dotati di cinturini di cuoio, mentre quello appartenente a lui è l’unico pezzo disegnato e realizzato con un bracciale integrato in oro giallo.

Anche la cassa è in oro giallo 750 millesimi e misura 22,5 x 34 mm, dimensioni molto ridotte tipiche dei dress watch dell’epoca. Quello però che contraddistingue l’orologio è appunto la forma particolare della cassa, ispirata alla calandra dell’auto che, anche oggi, è l’elemento distintivo del design di ogni Bugatti.

La calandra è richiamata anche dalla particolare decorazione a rombi del quadrante, che ricorda la griglia del radiatore, tipica delle vetture di Molsheim. A ore 12 è presente il logo della casa automobilistica in smalto rosso e, sopra di esso, la corona di carica stilizzata nella forma di un tappo del radiatore. La cassa incernierata permette di essere aperta posteriormente e di apprezzare il calibro meccanico a carica manuale di forma tonda, marchiato Mido e numerato. Oltre alla particolare decorazione a griglia, il quadrante originale argentato riporta numeri arabi dipinti e lancette Breguet in acciaio blu.

Ormai da molti anni, orologi di straordinaria provenienza stanno infrangendo diversi record nelle aste mondiali. L’evento del 17 aprile è stato un’opportunità irripetibile per i collezionisti di acquisire un orologio appartenuto al fondatore di una delle case automobilistiche più famose e prestigiose, che lo ha indossato con cura e passione.

 

Davide Passoni

 

Credit: Vintage Watch Story – (vws.fr) Cité de l’Automobile – Collection Schlumpf

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