Alle origini di un mito: quando Bugatti costruiva… i treni
La storia del motore che creò la nuova generazione del trasporto ferroviario francese
Il marchio Bugatti è sicuramente rinomato per via delle sue creazioni automobilistiche senza tempo, ma lo spirito visionario e innovativo dell’azienda ha trasceso il mondo dell’automobilismo. Uno dei più grandi successi della compagnia può essere ricondotto al maestoso Type 41 Royale, che ha dato forma a una nuova forma di viaggio di lusso contemporaneo: i treni ad alta velocità.
Lunga più di sei metri, la Type 41 possedeva una specifica tecnica diversa da qualsiasi cosa fosse mai stata prima: uno straordinario motore otto cilindri in linea da 12,8 litri. Il cofano era così imponente da richiedere ben due persone per essere sollevato. Questo motore permette alla vettura di sviluppare fino a 300 CV a 1.800 giri/min ed era in grado di accelerare da 3,5 tonnellate fino alla velocità massima di 200 km/h. Purtroppo, a seguito della Grande Depressione, il motore – seppur eccezionale e innovativo – non riuscì a imporsi sul mercato e solo quattro Bugatti Type 41 Royale furono vendute.
L’intuizione geniale venne proprio a Ettore Bugatti, che decise di applicare il design del suo motore Royale per creare una nuova generazione di treni ad alta velocità in Francia. Il progetto ha permesso alle ferrovie francesi di modernizzarsi e offrire servizi espressi comodi e a lunga percorrenza. La combinazione di potenza, costruzione leggera ed efficienza aerodinamica del treno ha reso possibile raggiungere una velocità massima di 172 km/h, un record per l’epoca. La produzione di questi treni ha permesso a Bugatti di espandersi e di emergere più forte nell’industria del trasporto ferroviario. E in termini di costruzione, i treni prodotti dalla compagnia erano rivoluzionari per aerodinamica, prestazioni, estetica ed usabilità. Il design introdotto da Bugatti permetteva al conducente di svolgere i propri compiti con maggior facilità e sicurezza, grazie ad una cabina centrale che offriva una visione a 360°. Gli interni dei treni erano altrettanto innovativi, grazie ad una configurazione completamente flessibile che permette ai passeggeri di creare un ambiente personalizzato.
Oggi rimane solo un esempio: “Le Présidentiel”, uno dei primi vagoni ferroviari consegnati da Bugatti. Le Présidentiel è conservato oggi presso la Cité de l’Automobile – Musée National – Collection Schlumpf di Mulhouse, dove continua a ispirare sia gli appassionati di auto che quelli di ferrovie.
Francesco di Nuzzo