Anno Nuovo Vita Green
10 eco-propositi per il 2020
Il 2019 è stato un anno denso di eventi catastrofici, ma anche ricco di iniziative internazionali a favore dell’ambiente, che passando dall’industria alla tecnologia, dall’alimentazione alla moda, ha messo in allerta le coscienze e presentato il conto di scelte scellerate. Da un lato gli appelli accorati e a tratti furibondi di Greta Thunberg, dall’altro l’impegno (tutto da verificare) di multinazionali e grandi brand per la riduzione dei consumi e la maggiore attenzione ai processi produttivi.
L’alba del 2020 ci vede immersi in infinite discussioni che non avranno una risposta rapida, ci sono voluti secoli per ridurre il nostro Pianeta in una discarica – e l’ultimo secolo è stato di certo il più aggressivo – e non c’è più tempo per rimandare: oltre alle scelte che possiamo fare quando decidiamo per chi votare o quali associazioni sostenere, anche nel nostro quotidiano possiamo e dobbiamo fare la nostra parte, tarare le nostre abitudini e inventarne di nuove. Quello che in un primo momento può apparire un compito gravoso di cui non vedremo l’impatto immediato, può diventare un gioco divertente, o meglio, una sfida che può aprire nuovi orizzonti e farci scoprire nuove modalità di vivere, più appropriate e stimolanti.
Quest’anno abbiamo stilato 10 propositi (ma potrete individuarne tanti altri secondo ciò che la vostra fantasia e coscienza suggeriscono) per adottare uno stile di vita più consapevole e rispettoso nei confronti dell’ambiente, della natura, e delle persone a cui lascerete in eredità il Pianeta. Oltre che per voi stessi.
Alimentarsi in modo responsabile
Fare una grossa spesa settimanale o mensile ci porta a riempire esageratamente i carrelli e a buttare una parte considerevole di ciò che acquistiamo, perché i cibi freschi si deteriorano in fretta, e spesso ci dimentichiamo le scorte finché non scadono. Ci sono molte alternative per fare una spesa intelligente, ad esempio concordando con un negozio di alimentari vicino a casa cosa ci serve quotidianamente e passare a ritirarlo al ritorno dal lavoro, segnarci il giorno dei mercati contadini che ormai si trovano in ogni città o accordarsi con piccoli produttori che effettuano consegne a domicilio. Anche se ci sembra di spendere di più che nella grossa distribuzione, in realtà rispetto agli sprechi dovuti alla deperibilità degli alimenti e gli acquisti superflui che ci seducono dai banchi del supermercato, avremo risparmiato e ci saremo garantiti prodotti dalla filiera corta e stagionali.
Anche un piccolo orto domestico (tradizionale o idroponico) può fare la differenza, fornendo aromi e ortaggi freschi che non necessitano di pesticidi, e regalando la soddisfazione di vedere crescere i frutti della nostra dedizione. Proviamo a ridurre il consumo di carne, la cui lavorazione è responsabile dell’emissioni di tonnellate di CO2 ogni anno e della sofferenza di milioni animali, che spesso sono imbottiti di antibiotici e ormoni che finiamo per ingerire anche noi.
Ridurre i consumi energetici
Possiamo contribuire a rallentare la richiesta e la produzione di energia di origine fossile facendo attenzione in primis al consumo di energia domestica: utilizziamo lampade a basso consumo, spegniamo i dispositivi in stand by, effettuiamo lavatrici e lavastoviglie a pieno carico con temperature contenute, e sostituiamo la vecchia caldaia con una a basso consumo. Le bollette diventeranno più leggere e l’impatto sull’ambiente sarà inferiore.
Comprare meno e riciclare
Quando stiamo per fare un acquisto interroghiamoci se davvero quell’oggetto ci manca o se possiamo aggiustare o riadattare ciò che già abbiamo. Gli acquisti impulsivi (e compulsivi) spesso nascondono un’ansia che non viene compensata dal possedere un oggetto nuovo e si trasforma in frustrazione quando tornando a casa ci accorgiamo di avere comprato un inutile doppione. Questo vale per l’abbigliamento come per l’arredamento o i giocattoli. Proviamo a riciclare e dare una nuova vita a ciò che ci circonda, forse non abbiamo bisogno di nulla di nuovo.
Nuova vita all’abbigliamento
I nostri armadi spesso scoppiano, e se da un lato è bene liberarsi di capi che non utilizziamo (donandoli in beneficenza o scambiandoli con amici) possiamo anche trasformarli in qualcosa di nuovo. Le pagine di Instagram e i tutorial su Internet (ma anche i consigli delle nonne) sono pieni di idee per creare abiti e accessori assolutamente originali. Inoltre possiamo trovare molti siti che propongono capi di brand importanti a prezzi bassi e anche noi possiamo vendere i nostri contribuendo all’economia circolare.
Se ci prendiamo cura dei nostri capi, lavandoli in modo meno aggressivo e con prodotti ecologici, facendoli rinfrescare all’aria aperta e riponendoli con cura dopo l’uso, eviteremo costosi lavaggi a secco con prodotti chimici. Impariamo a rammendare, a fare la maglia o a ricamare, sono gesti antichi che oltre che farci risparmiare ci regalano momenti di relax paragonabili alla meditazione.
Il costo della bellezza
L’industria della cosmesi e dell’igiene hanno un impatto molto forte sia sull’ambiente che sulla nostra salute. È importante scegliere quei prodotti che a parità di risultato garantiscono una maggiore semplicità e naturalezza: prestiamo attenzione alle etichette e privilegiamo prodotti con una lista di ingredienti limitati; i prodotti di origine naturale (controllata) e con ridotto o assente contenuto di conservanti, coloranti, ecc., rispettano il ph della pelle e inquinano meno. In uno studio riportato sull’Environmental Science and Technology si afferma che i detergenti dispersi nelle acque inquinano quanto le emissioni dei gas di scarico delle automobili. Inoltre i prodotti chimici e i metalli pesanti presenti in molte composizioni cosmetiche sono responsabili di numerose allergie.
Un occhio al packaging
Si parla già da un po’ della necessità di regolamentare la produzione degli imballaggi, avete fatto caso a quanti incartamenti e contenitori gettiamo ogni giorno? Un passo avanti si può fare privilegiando involucri biodegradabili ed ecologici, e ancora meglio riciclando recipienti usati e ben puliti. Servirsi di detergenti alla spina (ma esistono anche distributori per l’acqua, il latte, il caffè, ecc.) è una soluzione per evitare di utilizzare ogni volta nuove bottiglie di plastica, usare sacchetti di tela per fare la spesa è una buona alternativa sia per l’economicità che per la robustezza del materiale (alzi la mano a chi non è mai successo che si rompesse la busta di plastica mentre tornava a casa).
Mezzi di trasporto alternativi
Ce l’hanno detto in tutte le lingue che usare l’auto inquina e quindi non staremo qui a ricordare per l’ennesima volta perché, ma scrollandoci di dosso una volta per tutte la pigrizia, iniziamo oggi a cambiare abitudini. Ad esempio sostituendo i tragitti più brevi con una camminata o con la bicicletta e quelli più lunghi con bus e metropolitana, che pure inquinano ma hanno il vantaggio di trasportare più persone contemporaneamente. Sembra ovvio, ma oltre a limitare le emissioni dei gas di scarico, risparmiamo e facciamo attività fisica… almeno quella mezz’ora quotidiana minima consigliata per stare in buona salute…
Scacco all’inquinamento indoor
A quanto pare l’inquinamento delle nostre abitazioni e degli uffici è addirittura superiore a quello esterno, perché dunque non adottare depuratori e ionizzatori dell’aria, e riempire le nostre case di piante, che oltre a svolgere l’azione di filtri naturali abbelliscono e profumano la casa? È bene arieggiare gli ambienti la mattina presto, dopo un temporale e la sera prima di andare a dormire, ma anche più spesso se in casa ci sono dei fumatori, quando si cucina e se si utilizzano frequentemente dispositivi tecnologici. Ovviamente nelle ore di minor traffico se la casa affaccia su strade urbane.
Cara, fresca e dolce acqua
Potremmo aprire un capitolo interminabile, ma vale la pena ricordare come questo elemento così prezioso sia sempre più scarso e inquinato. Da parte nostra possiamo cercare di ridurre gli sprechi inserendo dei riduttori di getto nei rubinetti dell’acqua, evitando di farla scorrere inutilmente quando ci laviamo i denti o ci facciamo la barba, e preferire la doccia al bagno. Se utilizziamo dei filtri possiamo consumare l’acqua di rubinetto qualora fosse molto dura: quella contenuta in bottiglie di plastica, oltre a recare con sé l’annoso problema del materiale, spesso proviene da molto lontano, è mal conservata ed esposta al sole e ad agenti esterni inquinanti, e può contenere microparticelle di plastica.
A contatto con la natura
Infine, un regalo per noi stessi. Ecco quello che vogliamo per questo nuovo anno, una promessa di vivere a contatto con la natura con amore e responsabilità. Vivere ogni momento possibile all’aria aperta, godere dell’aria fresca, del calore del sole, del verde delle piante, dell’energia animale è una ricchezza unica per i nostri corpi troppo coperti e per le nostre menti annebbiate dagli spazi chiusi e dall’iperconnessione. Impariamo a rispettare l’ambiente, a differenziare i rifiuti, piantiamo più alberi, puliamo le nostre coste durante una passeggiata, e consumiamo di meno. E smettiamo di pensare che qualcun altro dovrebbe farlo per noi… È o non è nostro l’ambiente in cui viviamo?
Nathalie Anne Dodd