Distruzione Creativa
Antoh (Antonio Pierluigi Mansueto, Napoli 1960) si dedica alla pittura fin da bambino sotto la guida di artisti napoletani, mostrando subito un’inclinazione surrealista. Dopo gli studi in Fisica, trasferitosi a Milano, ha studiato ceramica e nudo all’Osservatorio Figurale, e frequentato assiduamente Bruno Munari avviando un’intensa attività espositiva. Ha fatto teatro e scritto due commedie storiche sul Risorgimento, L’abate Visionario e Va’ Pensiero, la prima messa in scena da giovani attori del Piccolo Teatro di Milano, l’altra dalla compagnia Teatro Aleph.
Antoh ha uno stile eclettico, con un uso del colore forte e vivace; i molti richiami a diverse correnti del ‘900 sono sintetizzati in un suo stile personale e riconoscibile. I temi affrontati sono legati alla società contemporanea: la società liquida, le angosce esistenziali di una società multi-tasking e del caos organizzato vengono affrontati con positività e vivacità.
Artista e analista finanziario, scrive di arte ed economia per varie testate tra cui Soldionline, Artribune e Artslife, e guida il gruppo di studio sui Beni Culturali dell’Associazione degli Analisti Finanziari (AIAF). Disegna foulard d’arte per il marchio napoletano Quaranta Locatelli e dipinge maiolica (di recente ha collaborato con il laboratorio di Ventura Milano in Costiera Amalfitana), e abbraccia le tematiche della sostenibilità usando legni riciclati.
Intenso è il suo percorso espositivo in Italia e all’estero (in prevalenza in Francia); fra le mostre che ha realizzato: Energia Emotiva, Entropica, Universi rotanti, Multiverso, Archetipo-Prototipo, Percorsi inattesi, Tempus fugit, Kronoide. Nel 2019 ha partecipato a Roma alla Notte dei Musei e tenuto la mostra personale Distruzione Creativa alla Casina di Raffaello in Villa Borghese, organizzata da Zetema.