Il progetto di Zhao Design che usa risorse locali per contrastare gli effetti della desertificazione

La desertificazione è uno degli effetti più allarmanti dei cambiamenti climatici. Mentre il 20% delle aree del pianeta sono già desertiche, il 43% è a rischio, con conseguente danno per interi ecosistemi naturali. Aquastor, nato dalla mente del designer Zihao Fang di Zihao Design, è un innovativo progetto ambientale che punta a contrastare gli effetti della desertificazione sfruttando le risorse locali.

Aquastor si basa infatti su tre caratteristiche portanti: l’uso di materiali locali, low tech e low cost. I recipienti sono composti per intero da una miscela organica di sabbia, pietra e argilla, prelevate in loco e amalgamate a frammenti organici di scarto, come foglie ed esoscheletri di insetti. La loro dimensione è di 45 cm x 45 cm x 48 cm per un peso complessivo di 1,9 kg. Col tempo questi speciali contenitori si degradano, disperdendosi nell’ambiente e fornendo nutrimento alle aree più a rischio. Inoltre, la struttura cava di Aquastor consente di modificare la differenza di pressione dell’aria, così da creare circolazione termica con la superficie e accumulare umidità. La differenza di temperatura tra l’interno e l’esterno del dispositivo può regolarsi in base al clima, così da consentire al vapore acqueo di penetrare nel deserto. Questo produce un abbassamento delle temperature diurne e riduce la dispersione del vapore acqueo.

Il progetto Aquastor nasce dallo studio dei nidi di termite, composti da materiali organici, capaci di trattenere nutrienti e resistere agli effetti dell’erosione. I macropori prodotti dagli scavi delle termiti permettono alla pioggia di penetrare in profondità nel terreno rendendolo fertile, invece che scorrere via o evaporare. Comparando i costi con gli attuali metodi di contrasto alla desertificazione, Aquastor risulta essere più economico nelle aree con elevata povertà e può essere costruito secondo diversi metodi di produzione a seconda del territorio. Per funzionare adeguatamente Aquastor sarà disposto come una barriera triangolare ai margini del deserto, con ogni recipiente distante 1 metro l’uno dall’altro.

 

Francesco di Nuzzo

You May Also Like