Bam Design, storia e innovazione per conquistare i mercati internazionali
Il laboratorio fratelli Bruno vanta una storia che affonda le radici nel lontano 1890. Ma oggi la produzione li porta a vendere oggetti di design che respirano di Sardegna in tutto il mondo
Valorizzare l’eredità di un sapere antico è spesso il grimaldello per accedere a nuove opportunità. Di padre in figlio, per quattro generazioni. Nel cuore della Sardegna a Nuoro. Città simbolo della cultura, considerata l’Atene sarda per la sua storia, le sue tradizioni, ma allo stesso tempo conosciuta per lo spirito innovativo e moderno. Lo sanno bene i fratelli Andrea e Vittorio Bruno, fondatori di Bam Design (Bottega artigiani Metalli), che hanno trasformato l’antica carpenteria di famiglia fondata nel 1890 in un laboratorio per la produzione di oggetti unici di design e arredo e in uno show-room in via Mughina a Nuoro. Storia e tradizione da una parte, innovazione e tecnologia dall’altra. Come grimaldelli per accedere ai mercati di tutto il mondo. I loro oggetti, vere e proprie sculture di metallo sono state vendute in Australia, in Svezia, in Inghilterra come anche Loculi o Gonnosfanadiga. «Noi cerchiamo di condensare nei nostri oggetti – ha commentato Andrea Bruno – gli elementi del nostro territorio, dell’atmosfera che si respira in Sardegna senza però per forza rimanerne imprigionati. I colori, gli odori, e i sapori rimangono quelli, ma lavorando principalmente su soggetti animali ci siamo resi conto che la campagna sarda non è poi così diversa da quella austriaca, quella spagnola o di altri paesi.
L’intuizione è stata quella di riuscire a creare un oggetto più trasversale. E quindi in Spagna va forte il toro, animale identitario, come in Austria o Svezia il campanaccio che lì è un vero e proprio oggetto di culto». Il bue, il cervo, il pesce, il muflone prendono così vita e forma modellati dalle mani esperte di Andrea e Vittorio che vantano una formazione al Politecnico di Milano e all’Accademia delle Belle Arti di Brera. «L’aspetto tecnologico e digitale come la stampa 3d ci aiuta molto nella prototipazione dell’oggetto – ha proseguito Bruno -, nel concept, ma la realizzazione è totalmente manuale. In questo modo possiamo garantire l’unicità dei prodotti che sono uno diverso dall’altro. Il metallo, infatti, ha una sua ossidazione che cambia in base al tempo e al calore. Rifiniture che cambiano l’oggetto e che alla fine vivono di vita propria». Tra le novità che “Bam” propone ci sono, poi, i mobili in legno come madie e cassapanche. «La nostra intenzione è quella di difendere le tecniche manuali che stanno sparendo – ha poi spiegato il designer – come anche quella lignea e di intaglio. E poi proponiamo anche l’associazione multimateriale unendo la pietra, la pelle, il vetro, i legni di ogni tipo e il sughero».
Davide Mosca