Biciclette, l’Italia spinge sui pedali: boom di vendite dopo il lockdown
La voglia di movimento all’aria aperta e il bonus del Governo fanno esplodere la domanda. Ora le scorte sono quasi esaurite
Sono andate a ruba. Nei negozi ormai si fa una certa fatica a trovare una bicicletta adatta alle proprie esigenze. In molti casi sono rimasti solo i modelli più costosi, mentre sia i venditori che i costruttori stanno facendo i salti mortali per cercare di riempire nuovamente gli store e soddisfare quindi la domanda. È l’effetto del lungo lockdown e soprattutto del bonus messo in campo dal Governo per incentivare la mobilità sostenibile dopo l’emergenza sanitaria legata al coronavirus. Insomma, in Italia la febbre delle due ruote è da qualche settimana particolarmente alta. Dal mese maggio, cioè quando sono state allenate le misure anti-contagio, è partita una corsa alla bicicletta sicuramente senza precedenti. Grandi e piccoli, esperti e principianti: in migliaia si sono messi in fila davanti alle porte dei negozi per acquistare una bici con cui muoversi per le strade della città.
La quarantena forzata ha sicuramente generato parecchia voglia di pedalare all’aria aperta. E poi c’è il bonus voluto dal Governo, che assicura un contributo pari al 60 per cento della spesa sostenuta (fino a un massimo di 500 euro) per l’acquisto di biciclette e monopattini. Per questo nel solo mese di maggio, come hanno spiegato da Confindustria Ancma, è stato un registrato un più 60% delle vendite rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In un mese gli italiani hanno acquistato un qualcosa come mezzo milione di biciclette di ogni tipologia, da città, mountain bike, con pedalata assistita e anche elettriche. «Gli incentivi hanno sicuramente rivitalizzato in modo significativo il mercato e le imprese del comparto stanno lavorando a pieno regime per rispondere, non senza qualche affanno, in modo adeguato alla crescente domanda che abbiamo registrato in queste settimane – si legge in un comunicato diramato da Confindustria Ancma -. Tuttavia crescono l’interesse e la domanda attorno alla bicicletta a prescindere dagli incentivi e come associazione chiediamo alle istituzioni di cogliere questa occasione per investire su una infrastrutturazione ciclabile finalmente più capillare, sicura, equilibrata e rispettosa degli interessi di tutti gli utenti della strada. Allo stesso tempo monitoreremo la reale applicazione del bonus, affinché non sia per i consumatori e i rivenditori una corsa ad ostacoli o, peggio, contro il tempo».
Dario Budroni