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Cambiamenti climatici, negli ultimi 70 anni grande balzo delle ondate di calore

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28/07/2020

Lo studio di due ricercatori australiani dimostra che le giornate di caldo anomalo sono in netto aumento

L’avanzata del grande caldo non si arresta. Negli ultimi settant’anni i termometri hanno registrato temperature decisamente più alte con una frequenza che mette quasi paura. Perché non si tratta solo di un semplice processo naturale: è anche l’uomo, con la sua incessante attività, a condizionare fortemente e negativamente il clima del pianeta. Non è di certo una novità, ma lo studio di due ricercatori australiani, poi pubblicato su Nature Communications, mette ulteriormente in guardia la comunità internazionale. I due studiosi hanno infatti studiato e mappato la frequenza e la durata delle ondate di calore dagli anni Cinquanta fino a oggi, prendendo in considerazione praticamente tutte le regioni del mondo. «Negli ultimi 70 anni abbiamo visto ondate di calore sempre più frequenti e sempre più lunghe, e il trend purtroppo sembra in aumento. Anche il caldo cumulativo mostra un’accelerazione simile: in media globalmente è aumentato tra uno e 4,5 gradi centigradi ogni decade, ma in alcune zone, come il Medio Oriente, parti dell’Africa e del Sud America, il trend è di circa 10 gradi in più per decennio», spiega la ricercatrice Sara Perkins Kirkpatrick, climatologa della University of New South Wales di Sydney, come riporta il sito di Repubblica.it.

I ricercatori australiani hanno dunque analizzato i numeri in loro possesso a partire dal 1950. Hanno individuato le giornate di caldo anomalo e alla fine hanno scoperto che l’intensità, la frequenza e la durata delle ondate di calore sono sempre più diffuse. Un discorso che riguarda tutto il pianeta e dunque anche il Mediterraneo. Qui si è scoperto che dagli anni Cinquanta a oggi il numero delle ondate di calore è aumentato di due giornate ogni dieci anni. Il peggio, però, è avvenuto dagli anni Ottanta in poi, visto che è stato registrato un più 6,4 giorni di caldo estremo ogni decennio. Per l’occasione gli studiosi hanno anche inventato una nuova unità di misura: il calore cumulativo, che dimostra appunto la frequenza delle ondate di caldo estremo. «I climatologi prevedevano da tempo che i cambiamenti nelle ondate di calore sarebbero stati uno dei segni più evidenti dei cambiamenti climatici che stanno interessando il nostro pianeta. I drammatici cambiamenti che abbiamo osservato nelle ondate di calore su scala regionale negli ultimi 70 anni e il rapido aumento della frequenza di questi eventi meteorologici sono indicatori che mostrano inequivocabilmente che il riscaldamento globale è ormai realtà, e non fa che accelerare» sottolinea il ricercatore Perkins Kirkpatrick.

 

Dario Budroni

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