Le opere del misterioso street artist inglese sono esposte a Roma, Genova, Brescia, Napoli e Ferrara

L’Italia rende omaggio all’artista senza identità. Banksy, il genio della street art che con le sue ironiche opere parla di politica, ambiente e cultura, è il protagonista di cinque mostre da non perdere. Sono state organizzate a Genova, Brescia, Napoli, Ferrara e Roma. Naturalmente lui non ci sarà. L’artista e writer inglese non ha neanche autorizzato le esposizioni. Banksy preferisce le mura esterne degli edifici, predilige la strada, ama agire nel buio e dove meno te lo aspetti. Ma allo stesso tempo è praticamente impossibile impedire a enti e associazioni di omaggiare un personaggio che si è presto affermato come uno degli esponenti più autorevoli dell’arte urbana.

Una prima mostra è stata allestita nelle stanze del Palazzo Ducale di Genova. Durerà fino al 29 marzo e si intitola Il secondo principio di un artista chiamato Banksy. L’esposizione è di alto livello, visto che dà la possibilità di ammirare più di cento opere originali e oggetti dell’artista, compresi poster, decine di serigrafie e rare t-shirt. Una mostra completa e affascinante a cura di Stefano Antonelli, Gianluca Marziani e Acoris Andipa, ideata e prodotta dall’associazione culturale MetaMorfosi con la collaborazione di Palazzo Ducale Fondazione, del Comune di Genova e della Regione Liguria. Invece la seconda mostra in programma in Italia non è stata organizzata in un museo, ma in un outlet. Succede a Rodengo-Saiano, a pochi chilometri da Brescia, nel Franciacorta outlet village. L’esposizione, chiamata Banksy takes Franciacorta, sarà visitabile fino all’8 marzo e raccoglie 25 opere che raccontano la storia e il percorso dell’artista. Organizzata con la collaborazione della Galleria Deodato Arte, la mostra è stata progettata dallo scenografo Domenico Franchi. Il tour tutto italiano dedicato all’artista inglese fa poi tappa a Napoli, città alla quale è legato, dove al museo Pan resterà aperta fino al 16 febbraio la mostra Banksy e la (post) street art. Qui si possono trovare in tutto settanta opere. Ci sono naturalmente quelle di Banksy, ma anche quelle di altri grandi artisti come Mr. Brainwash, Obey e Mr. Savethawall. La mostra di Ferrara sarà invece inaugurata il 1° maggio all’interno di Palazzo Diamanti. Promossa insieme al Comune, è stata annunciata anche dal critico d’arte Vittorio Sgarbi. Infine quella di Roma, l’ultima in ordine di tempo a essere annunciata: si intitola Banksy a visual protest e sarà ospitata dal Chiostro del Bramante dal 21 marzo al 26 luglio. Ideata da Madeinart con la collaborazione di 24 Ore Cultura, conterà un’ottantina di opere.

 

Dario Budroni

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