Clima, la carica dei giovani per salvare il pianeta
A settembre Milano ospiterà lo Youth4Climate. I ragazzi di 197 paesi prepareranno una relazione da presentare all’Onu
Il futuro passa per Milano. I giovani che hanno a cuore la salute del pianeta si ritroveranno in Italia, dal 28 al 30 settembre del 2021, per riflettere sui cambiamenti climatici e per buttare giù idee e proposte concrete. Lo Youth4Climate: Driving Ambition di Milano, che coinvolgerà 400 giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni provenienti dai 197 paesi della Convenzione Unfcc, sarà l’evento preparatorio alla conferenza annuale dell’Onu sul clima Cop26, che si terrà a Glasgow, in Scozia, il prossimo novembre.
Le domande di partecipazione all’incontro milanese scadranno il prossimo 1° marzo. Potranno partecipare i giovani già attivi in gruppi, associazioni o imprese. Così a Milano saranno selezionati i rappresentanti dei paesi che poi andranno a far parte dell’Unfcc, che è appunto il comitato dell’Onu per il clima. I giovani potranno dunque incontrare gli esponenti dei vari governi che parteciperanno poi alla conferenza in Scozia. I promotori dell’iniziativa assicurano anche che la rappresentanza sarà equa e che garantirà equilibri di genere, geografici e di inclusione sociale. I risultati dell’incontro di Milano saranno infine raccolti in una dichiarazione finale, da presentare poi a Glasgow.
A investire sui giovani e sul futuro del pianeta è anche il governo italiano. «Il futuro del pianeta è una sfida che riguarda soprattutto i giovani, che in questi ultimi anni sono stati portabandiera nella battaglia per la lotta contro il global warming e per la sostenibilità ambientale – commenta il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, come riporta l’Ansa -. Da loro sono giunti gli stimoli più forti e costruttivi alla classe dirigente mondiale. A loro intendiamo dare voce, rilievo e visibilità in vista della conferenza sul clima di fine anno. Crediamo sia fondamentale che le scelte che riguardano il domani siano condivise, anche indicate, da chi nel domani dovrà vivere e del pianeta di domani sarà responsabile». Un binomio, quello tra giovani e pianeta, che negli ultimi anni è diventato un vero e proprio fenomeno. E questo grazie sicuramente ai movimenti sorti negli ultimi tempi anche sull’esempio di Greta Thunberg, l’attivista svedese che è riuscita trascinare in piazza milioni di ragazzi e che ha saputo parlare direttamente ai governi che decidono le sorti del mondo.
Dario Budroni