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Corsa alla conquista dello spazio, l’Italia in prima fila

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08/05/2023

Il presidente dell’Agenzia spaziale italiana ha commentato il bilancio dell’attività costellato di grandi traguardi e successi

La corsa alla conquista dello spazio è di certo una questione geopolitica strategica. Di equilibri piuttosto delicati che vedono contrapposti diversi attori protagonisti dello scacchiere internazionale. L’Italia, già da qualche anno a questa parte non è restata a guardare e al pari di altri Paesi ha messo in campo tutte le migliori risorse umane per trovarsi in prima fila nella ricerca scientifica spaziale e nelle missioni che presto riporteranno l’uomo sulla Luna. A certificare l’impegno del nostro Paese in questo settore è certamente l’azione che l’Agenzia spaziale italiana, Asi, ha profuso nel corso di questi ultimi quattro anni con lanci di satelliti, voli di astronauti italiani negoziati, potenziamento dell’attività di ricerca, supporto all’alta formazione. Il bilancio del quadriennio appena trascorso è stato illustrato negli scorsi giorni della sede dell’Agenzia dal presidente Giorgio Saccoccia che ha evidenziato i nodi fondamentali che hanno caratterizzato il suo mandato alla presidenza dell’ente, partendo dagli aspetti finanziari: nel quadriennio sono state procurate risorse per lo spazio per un totale di 10,3 miliardi di euro e il budget dell’ASI è cresciuto del 250percento. Numeri che fanno capire quanto l’Italia stia puntando su questo specifico settore.

«Mi auguro che questi anni siano serviti a far comprendere quanto sia importante avere un’Agenzia di questo livello ed esperienza che non tutti possono vantare – ha spiegato il presidente -. È indubbio, l’ho constatato ogni giorno, il rispetto che il comparto aerospaziale italiano ha conquistato nel mondo. I responsabili di altre agenzie, soprattutto i tedeschi o gli americani, ma non solo, chiedono come facciamo a non perdere il filo con tutti questi cambiamenti, con tutte queste relazioni da costruire e ricostruire ogni volta – ha affermato Saccoccia rimarcando la stabilità dell’ASI nonostante i numerosi cambi di governo nel corso del quadriennio. Il tentativo è allora di vedere anche queste variazioni di assetto come opportunità, come quando un corpo celeste si presenta sulla traiettoria di una  sonda: non è più un ostacolo, ma l’occasione di un fly by con effetto fionda, di un passaggio ravvicinato che permette di acquisire energia e proseguire con più slancio il percorso nello spazio». L’Asi può vantare il consolidamento di rapporti con le più importanti agenzie nazionali come l’ESA, agenzia spaziale europea la NASA, agenzia americana e che la DLR, , il CNES, la JAXA e la CSA. Sono state anche potenziate le basi dell’agenzia: Matera, Cagliari e Malindi, nelle quali si stano sviluppando nuove attività di grande interesse per i partner nazionali e internazionali.

«Questi risultati che ho raccontato non potevano avvenire senza un impegno simile a quello di tutti in ASI – ha affermato Saccoccia -. Mi auguro venga sempre più riconosciuto il ruolo dei colleghi dell’Agenzia come necessario trait-d’union tra le necessità del settore, gli indirizzi strategici e le capacità della nostra industria e della nostra ricerca di poter tradurre in azioni e crescita, un processo che dovrà essere più virtuoso possibile».

Davide Mosca

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