Così la CO2 diventa carburante
La ricerca di un gruppo di scienziati dell’Università di Cincinnati potrebbe accelerare la corsa allo spazio
Può il nostro più grande nemico diventare un alleato inaspettato? Per i ricercatori dell’Università di Cincinnati sembrerebbe proprio di si. Secondo un recente studio, condotto dal professore associato dell’università Jingjie Wu e dai suoi studenti, sarebbe infatti possibile convertire l’anidride carbonica in carburante.
Questa felice trasformazione avviene per mezzo di un catalizzatore di carbonio riconvertito in reattore, cosa che ha permesso agli scienziati di ottenere metano dall’anidride carbonica. Questo processo può essere impiegato su base industriale, come nel caso delle centrali elettriche che producono un’ingente quantità di CO2, rendendole di fatto più efficienti ed ecosostenibili. Inoltre, utilizzando diversi tipi di catalizzatori è possibile ottenere altri tipi di sostanze, come ad esempio l’etilene, ampiamente usato per la produzione industriale di materiali come la plastica e la gomma. Trasformare la CO2 in eccesso in carburante, come hanno affermato i ricercatori, non solo aiuterebbe a contrastare l’aggravarsi dei cambiamenti climatici, ma avrebbe anche vantaggi economici attraverso la produzione di carburante nella crescente economia verde. E non solo. Potrebbe aprire possibilità inaspettate nella corsa allo spazio, in particolare verso Marte. L’atmosfera del pianeta rosso, infatti, è costituita in larga parte da anidride carbonica, circostanza che renderebbe – in teoria – possibile il ritorno sulla Terra utilizzando carburante fabbricato direttamente sulle distese marziane.
Ma non è tutto sul fronte futuro. Da poco, infatti, si è conclusa la Cop 26 di Glasgow – la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021 – ed è il momento di tirare le somme. Proprio tra gli accordi raggiunti dai potenti del mondo ci sono la riduzione delle emissioni di CO2 e il raggiungimento della carbon neutrality entro la fine del secolo. La sfida per il domani è raggiungere quindi il traguardo delle emissioni zero entro i termini stabiliti, riducendo il consumo di carbone e incentivando l’utilizzo di energie sostenibili e aiuti ai paesi in via di sviluppo.
Francesco di Nuzzo