Grandi orologi, grandi chef e grande cucina: da Blancpain a Hublot, da Chopard a Eberhard & Co., quando orologeria fa rima con enogastronomia

Il tempo è l’ingrediente in più che ciascuno chef mette in ogni sua creazione, sia essa un piatto di alta cucina o una preparazione semplice e pronta da gustare. Sarà forse per questo che il mondo dell’alta orologeria e quello della ristorazione stellata hanno così tanti punti in comune: eccellenza, cura del dettaglio, passione, amore per la sperimentazione ma anche per la tradizione. E sarà forse per questo che non sono pochi gli chef i quali, sia oggi sia in passato, si sono accompagnati a marchi di orologeria come semplici estimatori o come brand ambassador, che non mancano di sfoggiare ai fornelli i loro segnatempo. Allo stesso modo, non sono poche le Maison che si legano al mondo della cucina o del vino, affiancandosi a ristoranti, cantine o istituzioni gastronomiche.

Hublot stellata

Hublot, per esempio, ha scoperto da alcuni anni il mondo della gastronomia e si è legata a uno dei cuochi contemporanei più interessanti, il quale ne è diventato brand ambassador. Si tratta di Andreas Caminada, executive chef e proprietario dell’Hotel Ristorante Schloss Schauenstein a Fürstenau in Svizzera, 3 Stelle Michelin. Nel suo regno culinario, Caminada è quasi un contadino che lavora con prodotti locali, li coltiva per impiegarli in una cucina che è precisione assoluta, quasi orologiera. La partnership con Hublot è basata sulla condivisione dei valori e su una volontà di innovazione che caratterizza tanto la cucina di Caminada, quanto gli orologi della Maison. Lo scorso anno, inoltre, Hublot si è legata al Bocuse d’Or come cronometrista ufficiale dell’evento. Creato nel 1987 dal famoso chef di Lione Paul Bocuse, il Bocuse d’Or è più di una competizione gastronomica internazionale: è un vero evento sportivo, che ha come protagonisti la gastronomia e gli chef. Proprio come fossero atleti di alto livello, 24 chef provenienti da 24 Paesi, selezionati nei round continentali del Bocuse d’Or, si incontrano a Lione per la finale di due giorni. Il tempo, oltre agli ingredienti, è il protagonista dell’evento e, in questo senso, Hublot si è dimostrato il partner ideale.

Blancpain e la Guida Michelin

Sempre a proposito di stelle e istituzioni gastronomiche, quest’anno Blancpain ha annunciato la propria partnership triennale con la Guida Michelin. Una collaborazione che non nasce dal nulla, poiché Blancpain accompagna l’alta cucina da decenni. Con un totale di oltre 100 stelle Michelin fra i suoi amici passati e presenti, la Manifattura rinsalda questa collaborazione con oltre 20 eventi e guide che celebreranno quest’anno la grande cucina, da Shanghai a Parigi, passando per New York e Tokyo, per citare solo alcune città. Tutto iniziò nel 1986, quando Blancpain consegnò all’amico Frédy Girardet, in occasione della sua vittoria del premio di “Miglior Chef del mondo”, un orologio speciale. Tre anni dopo, la Maison confermò il proprio impegno quando Girardet, Paul Bocuse et Joël Robuchon furono nominati “Chef del Secolo”. La Manifattura li onorò offrendo loro un orologio inciso come ricordo di quel momento. Da allora, la cerchia degli chef amici di Blancpain è cresciuta e oggi conta nuovi nomi nella gastronomia mondiale, come lo spagnolo Martín Berasategui, lo svizzero Edgard Bovier o Julien Royer, tutti e tre stellati. Di quest’anno, infine, è la collaborazione con i gemelli Sühring, un duo premiato con due stelle Michelin. Thomas e Mathias Sühring gestiscono da quattro anni a Bangkok il ristorante Sühring, che propone una cucina tedesca moderna che combina piatti tradizionali ispirati a ricordi d’infanzia e influenze dell’Europa centrale.

IWC cucina con Berton. E gli altri?

In Italia, invece, lo chef Andrea Berton è brand ambassador di IWC. Inaugurato nel dicembre 2013 nel quartiere di Porta Nuova, a Milano, il ristorante che porta il suo nome si caratterizza per una cucina dove i sapori sono sempre riconoscibili al palato. Nel novembre 2014, a neanche un anno dall’apertura del ristorante, Berton ha ottenuto una Stella Michelin. Così parla Berton del suo rapporto con la Maison di Schaffhausen: «IWC esprime alla perfezione il mio concetto di bello, conciliando estetica, funzionalità e precisione. Aspetti che anche nella mia cucina hanno grande importanza». Altri grandi chef stellati italiani uniscono o hanno unito il proprio nome a quello di importanti case orologiere. Carlo Cracco, per esempio, si è messo al polso prima i preziosissimi segnatempo di Richard Mille e poi quelli di Omega; Massimo Bottura, stellatissimo maestro dell’Osteria Francescana di Modena, si è legato a Officine Panerai; Antonino Cannavacciuolo è da sempre un entusiasta di Breitling e, viste le dimensioni del suo polso, può permettersi di sfoggiare anche modelli con casse da 48 o 50 mm.

Cin cin con Chopard

C’è poi il mondo del vino, un altro universo che condivide valori importanti con l’orologeria. Primo fra tutti con Chopard. La famiglia Scheufele, proprietaria del marchio, è un’appassionata di vino; dal 1996 possiede una piccola enoteca dal nome “La Galerie des Arts du Vin” e nel 2012 Karl-Friedrich Scheufele, co-presidente di Chopard, ha acquisito l’importante tenuta vinicola francese di Chateau Monestier La Tour, nel Bergerac. La tenuta di proprietà di Chopard produce vino con le denominazioni Bergerac, Côtes de Bergerac e Saussignac, tra cui il rosso a base di Merlot, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Malbec e il bianco Sauvignon Blanc, Semillon e Muscadelle. L’amore di Chopard per il vino si è concretizzato negli scorsi anni nella creazione del L.U.C Heritage Grand Cru, un cronometro di forma in oro rosa 18 carati, pensato come fosse un vino pregiato, un blend dei migliori savoir-faire orologieri di Chopard. L’orologio, animato da un movimento a carica automatica, richiama gli orologi da tasca creati dal fondatore della Maison, Louis-Ulysse Chopard. L’alta qualità dell’orologio è garantita dal Punzone di Ginevra.

Eberhard & Co. mecenate del vino

Infine Eberhard & Co. La manifattura di La Chaux-De-Fonds non è proprietaria di vigneti ma ha da sempre un’attenzione particolare per l’enologia e quest’anno ha ricoperto il ruolo di cronometrista ufficiale della Milano Wine Week, manifestazione dedicata alle più interessanti realtà vitivinicole italiane. La Maison ha assegnato l’Eberhard & Co. Winers Award – Milano Wine Week 2020, premiando con un orologio un personaggio legato al mondo del vino, che si è distinto nel comparto vinicolo, mantenendo anche un legame costante con la tradizione e il territorio: Tommaso Cortonesi, consigliere del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino. Il sostegno da parte di Eberhard & Co. a una manifestazione del calibro di Milano Wine Week è nata dalla volontà del marchio di appoggiare iniziative, legate al vino o alla cucina, che facciano risaltare il patrimonio italiano e ne consentano la divulgazione al pubblico.

 

Davide Passoni

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