Curtiss Zeus: un’anima elettrizzante!
La casa americana ha realizzato un nuovo modello in collaborazione con Zero Motorcycle che sfiancherà quelli a propulsione tradizionale
La Curtiss Motocycle Company di Birmingham, Alabama, si trasforma un’altra volta e mostra la sua anima elettrica. Infatti dopo aver abbandonato, nel 2017, il precedente nome di Confederate Motors, l’esotico costruttore di moto particolari e da collezione, dopo alcuni prototipi e interessanti proposte di nicchia, si presenta al pubblico degli appassionati con un nuovo lussuoso ed esclusivo modello, il Zeus Radial V8, che nello stile e nel design ricorda il celebre modello progettato e autocostruito da Glenn Hammond Curtiss, con cui il motociclista e aviatore nel 1907 realizzò a Ormond Beach, in Florida, un record non registrato di velocità di oltre 136mph, cioè oltre 218 km/h, grazie a un propulsore di 40cv a otto cilindri di derivazione aeronautica. Un ulteriore omaggio, oltre a quello presente nel nome del brand, a chi venne definito, per quell’impresa, l’uomo più veloce del mondo ed è anche considerato l’inventore del motore motociclistico americano V-Twin.
Un altro riferimento alla moto pilotata da Glenn Curtiss è dato dal voluminoso ed evidente pacco batterie, ispirato proprio al motore V8 ideato da Curtiss. La moto, per ora ordinabile solo su prenotazione e con un numero di “pezzi” che dovrebbe essere solo di 182, non è la classica da “passeggio”, ma di una due ruote dall’animo sprintoso.
E così il power pack risulta generoso grazie ai suoi 217cv capace di sviluppare una potenza di 16,8 Kw a 399V, una coppia continua pari a 147 LB-FT, sfruttando come inverter un propulsore Cascadian Motion PM100. Una stima porta a considerare l’accelerazione da 0 a 100 possibile in circa 2”. La velocità non è data ma si presuppone da infarto. L’autonomia assicurata, invece, è di circa 450 chilometri, tra le più alte della sua categoria.
Per una tale potenza è necessario un ottimo impianto frenante e per questo il sistema davanti prevede quattro dischi aeronali galleggianti in ghisa da 230mm con pinze aerotecniche a quattro pistoncini, montate radialmente, mentre i posteriori sono a due dischi aeronali flottanti, sempre in ghisa Berigher da 230mm con pinze aerotecniche radiali a quattro pistoncini. La stessa attenzione è stata data alle sospensioni che devo assicurare maneggevolezza, resistenza e fluidità di guida: davanti c’è una forcella a parallelogramma a doppio braccio oscillante con barre in alluminio 6061 lavorate e un mono ammortizzatore Race Tech ad azione diretta, collaudato in gara, completamente regolabile per la compressione ad alta e bassa velocità e smorzamento in estensione con 6” di corsa.
Posteriormente si trova un altro forcellone oscillante, sempre in alluminio 6061, lavorato, sempre con in mono ammortizzatore RaceTech ma posto sulla linea centrale che offre compressione a due velocità e smorzamento in estensione sempre per 6” di corsa. I cerchioni sono in fibra di carbonio BST, davanti un corposo 110/80 R18, posteriormente, invece un 160/60 R18. Il mezzo realizzato in collaborazione con Zero Motorcycle ha un telaio in acciaio cromo litico e alluminio, cerchi in fibra di carbonio.
La Casa americana ha diffuso nuove immagini di quello che è ancora un prototipo e potrebbe essere modificato da qui alla versione definitiva, come è già capitato finora. Non ancora disponibile per la vendita, la Zeus Radial V8 è tuttavia ordinabile già da adesso: si parla di un inizio produzione a partire dal 2020 e, per quanto riguarda il prezzo, siamo attorno ai 75mila dollari di base: una cifra “economica”, se consideriamo che l’ultimo modello a benzina della Curtiss Motorcycle è stato venduto a 155mila dollari.
E sempre continuando sul mitologico e nella filosofia green, il brand dell’Alabama per chi preferisce una moto più “selvaggia” e aggressiva sta lavorando su un altro modello Hades, cioè Ade, il dio dei Morti e dell’oltretomba (secondo la mitologia greca e romana), dal power pack a forma di proiettile e prestazioni, assicurano, ancora più devastanti. Il prezzo? In linea con la Zeus.
Fabio Schiavo