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Czinger 21C: senza compromessi

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18/06/2020

La hypercar ibrida statunitense dal look futuristico è un concentrato di tecnologie. Con 1250cv di potenza, può superare i 430km/h

Solo ottanta gli esemplari disponibili. Made in California. Due modelli: da strada e da pista. Personalizzazione estrema. Motori ibridi dalla devastante potenza. Costruita a mano unendo il meglio della più sofisticata tecnologia, per esempio i display di controllo e le parti realizzate in 3D, con l’eccellenza artigianale e i materiali più esclusivi, come, gli interni in Alcantara, materiale usato per sedili, pannelli porta, volante, pannello di controllo e sul pavimento del veicolo. Ogni auto costa più di 1,7 milioni di dollari, cioè più o meno 1,6 milioni di euro. È la Czinger 21C, ultima creazione di Kevin Czinger, piccolo costruttore di auto esclusive in serie limitata, il primo a sviluppare nuove tecnologie di produzione additiva, software di progettazione e ottimizzazione automatizzati, strutture su misura, assemblaggio automatizzato ad alta precisione e uso di materiali altamente tecnologici per migliorare le prestazioni, come per l’avanguardistico telaio costituito da strutture multi-materiale in lega leggera e fibra di carbonio.

La vettura, la cui sigla, 21C indica la filosofia del costruttore californiano – l’abbreviazione significa 21Century, cioè 21esimo secolo – è una hypercar esagerata ed estremamente particolare. A partire dall’insolita disposizione dei sedili, per la versione da strada, due posti secchi non appaiati, ma in tandem, – cioè in fila per ridurre la larghezza dell’abitacolo e aiutare l’aerodinamica e dare la sensazione di “volare” sulla strada – mentre per quella da pista, è previsto solo il posto pilota. L’accesso all’abitacolo avviene attraverso un’unica portiera ad apertura verticale.

Linea vintage, anni Sessanta, aggressiva, ma morbida, che ricorda quella delle auto che si sfidavano alla 24 Ore di Le Mans o a Daytona. Bassa con la parte anteriore aderente al suolo, passa ruota sagomati, ampio parabrezza bombato e in coda, ‘enorme ala posteriore ed enorme fanale posteriore a led. Due versioni, Standard e Nightingale Track Configuration. Per entrambe il motore è un V8 2.88 litri ad albero piatto con due turbocompressori, posizionato centralmente, a 11mila giri di rotazione massima, che invia la coppia alle ruote posteriori, mentre sull’asse anteriore si trovano due motori elettrici, uno per ogni ruota, dalla potenza non dichiarata.

La trazione è integrale e la potenza complessiva tocca i 1.250 CV a 10.500 giri/min che fa scattare l’auto scatta da 0 a 100 km/h in soli 1,9 secondi e toccare i 300 km/h in meno di 15 secondi. Mentre la più estrema è dotata di un più raffinato pacchetto aerodinamico con un downforce di 790 kg a 250 km/h contro i 250 kg della standard e un peso di soli 1151 kg contro i 1183 kg di quella da strada, cambia la velocità. La Lightweight tocca i 380 chilometri orari, la Standard arriva a 432km/h.

Il cambio, sequenziale a 7 rapporti, con una frizione multidisco ad azionamento idraulico, è stato progettato, sviluppato e costruito da Czinger. Per le ruote il brand ha un accordo con la Michelin per lo sviluppo e la fornitura degli pneumatici. Gli interni dell’abitacolo, personalizzabili, sono, per la 21C da strada, in Alcantara® beige chiaro, color ecru, mentre quella da pista ha una lavorazione in Alcantara® nera con effetto 3D, realizzata su misura. Altra differenza è che la seduta della Standard ha un intreccio nella parte centrale realizzato a mano ed è arricchita da una coppia di linee tubolari, con fianchetti laterali delle sedute in Alcantara nera.

Il sedile del guidatore è caratterizzato da goffrature 3D con motivo esagonale, realizzato attraverso un particolare processo di goffratura esclusivo dell’Azienda italiana che utilizza una speciale combinazione di calore e pressione. L’attività di Alcantara® è stata portata avanti nel Complex Manufacturing Center, situato presso lo stabilimento produttivo in Umbria. Il design spettacolare e iconico della 21C si basa sul concetto di arte funzionale coniugata con massime performance. L’arte è un tema importante anche per Alcantara, che da molto tempo collabora con artisti, designer, musei in tutto il mondo, grazie alla versatilità del suo materiale, che vanta una combinazione unica di qualità sensoriali, estetiche e funzionali.

 

Fabio Schiavo

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