Da Roma a Torino: ecco le riaperture dei parchi e dei musei
Nelle regioni gialle i siti archeologici e le strutture museali ripartono in sicurezza dopo lunghi mesi di chiusura
Il giallo colora buona parte dell’Italia. E anche per la cultura si tratta senza alcun dubbio di una gran bella notizia. Perché, dopo mesi di chiusure, molti musei e parchi archeologici sono finalmente tornati ad accogliere i loro visitatori, naturalmente sempre nel rispetto delle norme anticontagio. Da Torino a Venezia passando per Roma, Firenze e Pompei: l’Italia prova dunque a ripartire anche così, con quello che più la rappresenta nel mondo. E cioè il suo immenso patrimonio artistico, storico e culturale.
Le modalità di ripartenza variano a seconda della struttura. Le lunghe file e le mostre super affollate, comunque, saranno in ogni caso un lontano ricordo. E così nei giorni scorsi ha per esempio riaperto le sue porte il Museo egizio di Torino, uno dei più ricchi in assoluto, dove la prenotazione è obbligatoria. «Sarà possibile visitare il nuovo progetto espositivo Nel laboratorio dello studioso: un ciclo di mostre allestita in uno spazio al primo piano, per mettere sotto la lente di ingrandimento una serie di reperti della collezione e offrire ai visitatori un approfondimento inedito sulle storie che custodiscono e sulle ricerche realizzate da curatori e studiosi» spiegano dal museo. Con l’arrivo della zona gialla riaprono anche i musei e i parchi di Roma. Un esempio è il Parco archeologico del Colosseo, che comprende anche i Fori imperiali e il Palatino. Anche qui prenotazione obbligatoria e, naturalmente, mascherine, distanze di sicurezza e misurazione della temperatura corporea all’ingresso.
Porte aperte anche a Venezia. Nella città lagunare ripartono dopo lunghi mesi di chiusure i palazzi e le più importanti strutture museali, da Palazzo Ducale fino al Museo del vetro di Murano. Buone notizie anche da Firenze. Gli Uffizi e Palazzo Pitti riapriranno il 4 maggio, mentre dal 27 aprile è già visitabile il Giardino di Boboli. In Campania, invece, tornano a spalancare i loro cancelli anche i parchi archeologici di Pompei e di Ercolano. I percorsi, anche qui, sono ben segnalati con l’obiettivo di garantire una visita in totale sicurezza e quindi nel pieno rispetto delle normative che regolano la vita nell’era della pandemia di coronavirus. Nonostante le riaperture, considerando le limitazioni negli spostamenti tra regioni e tra nazioni, i siti ufficiali dei musei e dei parchi manterranno comunque le sezioni dedicate alle visite online, con l’obiettivo di mostrare le proprie bellezze in attesa della vera e propria ripartenza del turismo.
Dario Budroni