Per i Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026 saranno realizzati degli edifici diffusi che, a competizioni concluse, saranno convertiti in strutture per gli studenti

La città si sta preparando al grande evento delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 con un piano ambizioso a livello urbanistico. Il villaggio olimpico rientra infatti del progetto di riqualificazione dello Scalo di Porta Romana realizzato dallo studio di architettura Skidmore, Owings & Merrill – SOM. Per il villaggio degli atleti, è stato deciso di realizzare degli edifici diffusi in modo armonico con tutti servizi a disposizione. Ciò permetterà di creare un quartiere cittadino su misura, «attivo e vivace per una comunità mista e intergenerazionale», usando le parole di Colin Koop, design partner di SOM. L’area si trova nel quadrante sud ovest dello Scalo e occuperà una superficie di circa 60.000 mq. Con la chiusura dei Giochi gli spazi saranno convertiti in alloggi per studenti ​​con circa 1.700 posti letto. «Le nuove costruzioni traggono ispirazione architettonica dagli edifici storici della città e sono caratterizzate dall’utilizzo di materiali innovativi», prosegue Koop. Il villaggio sarà dotato di ampi spazi verdi progettati dall’architetto Michel Desvigne, mentre la parte paesaggistica è stata curata nei minimi dettagli dalla collega Elizabeth Diller, già progettista dell’High Line di New York. L’obiettivo è che il piano vada oltre l’organizzazione delle Olimpiadi. Il Villaggio non è stato progettato solo per essere la casa dello sport nel 2026, ma diventerà «il centro di un’area vivace e autosufficiente costruita intorno all’impegno ambientale, al benessere, all’equità sociale e all’inclusione».

Riccardo Lo Re

You May Also Like