Davines Village
A Parma nasce il villaggio-fabbrica ecosostenibile di Matteo Thun
Un villaggio, una serra, una fabbrica. Attorno a questi tre elementi ruota un progetto che vede l’architettura di spazi lavorativi integrarsi con la natura circostante. Ciò è stato possibile grazie a un’azienda che ha sposato i concetti di ricerca cosmetica di altissimo livello, sostenibilità e rispetto dell’uomo nella sua globalità.
Secondo questi presupposti è nato nell’area industriale di Parma un ecovillaggio che accoglie la nuova sede di produzione, confezionamento e stoccaggio dell’azienda cosmetica Davines e del marchio [comfort zone]. Coniugando innovazione tecnologica e architettura tradizionale i progettisti hanno realizzato un vero e proprio villaggio immerso nella natura dove lavorare secondo un’etica di rispetto e condivisione, favorendo il benessere e la produttività dei dipendenti. Il marchio [comfort zone] di Davines racchiude tutti i valori del progetto, promuovendo uno stile di vita sano, gioioso e sostenibile, grazie a soluzioni cosmetiche scientificamente avanzate che si prendono cura di pelle, corpo e mente.
Una grande serra di vetro e acciaio ultrasottile, caratterizzata da un design moderno e leggero, costituisce il cuore del complesso, ospitando le aree di co-working, un ristorante e il bar per i dipendenti; tutt’intorno sorgono accoglienti casette a due piani che circondano un rigoglioso giardino fiorito, in modo da fondere forme rurali tradizionali e volumi innovativi.
Il focus del progetto è stato creare un complesso dalla massima trasparenza architettonica che fornisse a ogni postazione di lavoro una vista sulle aree verdi, utilizzando una quantità minima di murature e mantenendo la caratteristica tipologia rurale della zona. Le casette adibite a uffici sono in legno di quercia naturale con tetti in zinco titanio, e le ampie finestrature consentono alla luce di inondare i locali e di conferire una grande sensazione di apertura. Sul giardino affacciano i laboratori e le aree didattiche per la formazione di parrucchieri ed estetisti, e la skin bar dove testare i prodotti di [comfort zone]. Il magazzino, realizzato con policarbonato e pannelli di zinco bianco e grigio, è un prefabbricato con facciate in cemento autopulente, ed è protetto da un terreno collinare che si affaccia sull’autostrada.
La vegetazione è dunque il comune denominatore del progetto; essendo in costante e armonioso dialogo con l’architettura, le aree verdi si svelano in tutta la loro bellezza, comprendendo due cortili interni, l’orto scientifico e il grande giardino in cui trovano dimora specie autoctone che incrementano la biodiversità locale e integrano perfettamente le strutture nel paesaggio circostante. La corte rivolta a sud presenta inoltre una tipica pavimentazione in pietra fiorentina che accoglie una grande vasca centrale con acqua e ninfee. Il fabbisogno energetico del villaggio è soddisfatto al 100% da fonti rinnovabili certificate, con pannelli fotovoltaici, un sistema solare termico e un sistema geotermico; i rifiuti organici provenienti dal ristorante vengono utilizzati nel giardino tramite compostaggio. I progettisti hanno saputo realizzare un luogo dove lavorare con amore ed entusiasmo, prendendosi cura del benessere delle persone, dell’ambiente e della forza naturale che li circonda.
Davines Village è stato realizzato dagli architetti Matteo Thun e Luca Colombo, e da Del Buono Gazerwitz Landscape Architecture, mentre il design degli interni è stato curato da Monica Signani di Molteni & C|Dada Divisione Contract.
Nathalie Anne Dodd