Quattro sfilate spettacolari e sontuose che hanno svelato le nuove collezioni firmate dai due straordinari stilisti andate in scena anche nella location esclusiva delle rovine romane di Nora

Raccontare al mondo le bellezze e le unicità del nostro bel Paese. E’ certamente tra gli obiettivi del Grand Tour Dolce & Gabbana che dopo il sontuoso successo dell’anno scorso in Puglia e l’anno precedente a Taormina in Sicilia è approdato nel sud della Sardegna proponendo un evento senza precedenti. Quattro giornate di sfilate, Alta Sartoria Uomo al Forte Village , Alta Moda donna nello straordinario parco archeologico di Nora e All’Alta gioielleria con il taglio del nastro nel prestigioso Fort Village di Santa Margherita di Pula alla presenza della super star Christina Aguilera che con una esibizione mozzafiato ha dato il via all’evento dell’anno. Ospiti, nemmeno a dirlo, stellari. Da Jeff Bezos, che è rimasto incantato dalla cultura e dal folklore sardo, fino a Halle Bailey, Christina Bale, Christoper Nolan, Maluma e tanti altri. Ma ciò che ha impressionato di più è certamente stato l’omaggio che i due stilisti siciliani hanno voluto rendere alla Sardegna con uno studio del costume e delle tradizioni folkloristiche dell’Isola. Certamente è da evidenziare la straordinaria genialità dello stilista sardo Antonio Marras che di fatto aveva già raccontato a modo suo le meraviglie dell’Isola attraverso le sue creazioni, ma lo sforzo di Dolce & Gabbana sembra esser andato a completare quel percorso di esplorazione di una terra che è davvero unica al mondo. Solo l’estro e la potenza di due geni come Dolce & Gabbana potevano riproporre quasi per intero e in un’unica serata la magia della sfilata di Sant’Efisio, la festa patronale più importante della Sardegna che generalmente va inscena dall’1 al 4 maggio e che per l’occasione è stata replicata al Forte Village con centinaia di figuranti e modelli, carri trainati da buoi ornati da fiori, donne a cavallo vestite e ingioiellate, i Mamuthones tipici della tradizione di Mamoiada. Un evento gigantesco che è stato l’occasione per svelare le preziose collezioni. «Protagonisti i ricami tridimensionali e lavorazioni ispirate alla tecnica della filigrana – come spiegato dalla casa di moda – che danno forma a corsetti, reggiseni, pettorine gioiello e cinture. Maestose anche le cappe, realizzate intrecciando a mano tubolari di frange, lana e seta jacquard, che si rifanno all’antica arte della tessitura sarda e alla produzione di manufatti artigianali in lana. Capolavori che narrano una storia avvolta di mistero e bellezza attraverso un gioco di bagliori, texture e decori unici che si fondono armoniosamente con il corpo, creando un equilibrio perfetto tra delicatezza e audacia, tra l’invisibile e il visibile. Ogni abito è un’ode alla maestria artigianale, un tributo alla manualità che, generazione dopo generazione, si tramanda con passione e dedizione. Le cuciture riflettono una precisione millimetrica e un savoir-faire che solo il tempo e la tradizione possono conferire. In ogni filo e ogni piega, si percepisce l’amore per un’arte antica, dove ogni dettaglio è curato con la stessa attenzione con cui si coltiva un giardino segreto, creando un’armonia perfetta che trascende la moda». Imponente la scenografia del parco archeologico di Nora dove è andata in scena la sfilata Alta Moda Donna e dove ogni creazione ha rivelato un richiamo alle radici storiche della Sardegna, terra ricca di simboli e significati profondi che trasporta chi li osserva in un viaggio tra tradizione e contemporaneità. Il tripudio di bellezza è stato raggiunto dai sofisticati decori floreali realizzati a piccolo punto, tessuti preziosi come moiré, pizzo e velluto, ornati con rifiniture fatte a mano. Le creazioni di Alta Sartoria catturano le ricche tradizioni culturali della Sardegna, ispirandosi alla caratteristica Parata di Sant’Efisio. Un omaggio all’eredità artigianale dell’isola, alle sue tecniche di tessitura – come i “piobiones, motivi a grappolo d’uva realizzati con un telaio a mano- e ai tipici capi della pastorizia come il “mastruca”, il grande cappotto di lana indossato anche dai “Mamuthones” durante il Carnevale di Mamoiada. Capolavori artigianali, dove ogni singolo pezzo è una celebrazione di storia e artigianalità senza tempo. Dolce & Gabbana ha appena firmato il più grande spot pubblicitario per la Sardegna mai realizzato prima e a guardarlo è stato il pubblico più importante: quello mondiale.

Davide Mosca

Foto courtesy Dolce & Gabbana

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