Governo nazionale e regionale fanno squadra per portare il più grande telescopio europeo nel cuore della Sardegna. In questi giorni un importante convegno a Lula
Prosegue la corsa per accaparrarsi la possibilità di ospitare il più grande telescopio europeo. L’Italia e l’Olanda si contendono L’Eintein Telescope, un osservatorio di onde gravitazionali di terza generazione che potrebbe rivoluzionare l’astronomia, ma che è anche una straordinaria e irripetibile occasione per lo sviluppo di un territorio come quello dell’entroterra sardo di Lula. Il sito scelto per la possibile installazione è quello dell’ex miniera di Sos Enattos chegià dal 2019 ospita il laboratorio Sar-Grav che sta portando un interessante progetto finanziato dalla Regione Sardegna che si chiama Archimedes. Il governo dal canto suo sta facendo la sua parte e il ministro dell’Università e della ricerca, Anna Maria Bernini, ha chiamato il premio nobel per la fisica Giorgio Parisi a presiedere il comitato tecnico scientifico per sostenere la candidatura italiana. Uno staff di altissimo prestigio composto tra gli altri anche dall’ambasciatore Ettore Sequi, già Segretario generale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e dagli scienziati Marica Branchesi e Fernando Ferroni, del Gran Sasso Science Institute e dell’INFN, e dal Presidente dell’INFN, Antonio Zoccoli. Negli scorsi giorni si è tenuto proprio a Lula un convegno “Lula e il territorio incontrano E.T.”per fare il punto della situazione e per rimarcare come il progetto sia indispensabile per far capire che, con un programma di interesse nazionale, un territorio si può trasformare. Presenti la presidente della Regione, Alessandra Todde, del sindaco di Lula Mario Calia, del vice-presidente dell’INFN Marco Pallavicini e del direttore generale dell’INFN Nando Minnella, oltre a Marica Branchesi (Gran Sasso Science Institute), Carlo Giunchi (INGV) e Filippo Zerbi (direttore scientifico dell’INAF). «L’Einstein Telescope è un’opportunità straordinaria perché non è solo un progetto scientifico di interesse nazionale ed internazionale, ma è un’occasione anche per la Regione per fare in modo di mettere a fattor comune un piano di sviluppo reale complessivo che guardi le infrastrutture, le strade, le ferrovie, che guardi la scuola, l’università, la sanità per fare in modo che questo territorio, attraverso questo progetto, si riscatti e guardi al futuro con più fiducia e più speranza». La presidente Todde ha infine colto l’occasione per sottolineare la proficua e leale collaborazione la Ministra dell’università e della ricerca, Anna Maria Bernini, che ha inteso ringraziare per aver creduto sin da subito nel progetto dell’Einstein Telescope, riconoscendo come “questo territorio ha bisogno di sperare, ha bisogno di cambiamenti concreti”.
Davide Mosca