EasyJet e Wright Electric progettano il primo aereo elettrico
Nel giro di pochi anni sarà creato un rivoluzionario velivolo da 186 posti. L’obiettivo è portare a zero le emissioni di CO2
EasyJet volta spedita verso il futuro. La compagnia aerea britannica comincia a progettare lo sviluppo di aerei elettrici su scala commerciale. E questo grazie a Wright Electric, la società partner del vettore che ha avviato la realizzazione di un motore per un aereo elettrico da 186 posti, chiamato Wright 1. Il nuovo motore funzionerà da propulsore e avrà come obiettivo quello di aprire le porte a un futuro a zero emissioni di CO2, sia in Europa che nel resto del mondo.
La start-up americana Wright Electric sta collaborando con la società aerospaziale britannica Bae Systems per rendere perfetti i sistemi di controllo e la gestione dell’energia. Wright Electric si aspetta così di condurre i primi test del suo motore a terra nel 2021 e in volo nel 2023. Si tratta di un programma di sviluppo che rappresenta il prossimo passo verso la costruzione di aerei a fusoliera stretta. Wright Electric, infatti, condurrà contemporaneamente test aerodinamici sulla fusoliera, i quali guideranno la progettazione del propulsore. La startup prevede inoltre che il suo aeromobile Wright 1 sarà operativo nel 2030.
Particolarmente soddisfatto Johan Lundgren, il Ceo di easyJet. «Il nostro partner ha fatto un altro passo importante verso la realizzazione di aerei elettrici ad uso commerciale ed è entusiasmante vedere la loro ambiziosa pianificazione per il collaudo e per l’entrata in servizio – ha detto Lundgren -. La tecnologia relativa alle batterie sta progredendo rapidamente grazie alle numerose agenzie governative statunitensi che finanziano la ricerca elettrica nel settore dell’aviazione. Tutti questi sviluppi ci aiutano ad immaginare un futuro più sostenibile per le nostre operazioni. Sappiamo quanto la sostenibilità sia importante per i nostri passeggeri. Il nostro programma di compensazione è stato accolto molto positivamente dai clienti e ad oggi più di nove milioni di passeggeri hanno già volato a zero impatto di CO2. Sappiamo che la compensazione è solo una misura provvisoria in attesa che tecnologie in grado di ridurre le emissioni all’origine diventino disponibili in modo da non affidarci esclusivamente al cherosene». Sulla stessa linea Jeffrey Engler, Ceo di Wright Electric: «Wright è una delle poche aziende concentrate a portare sul mercato aerei elettrici da 186 posti. La missione di Wright è rendere l’aviazione commerciale più sostenibile, e lo sviluppo di un motore a megawatt è il prossimo passo per renderla una realtà».
C’è da dire, comunque, che è già da diverso tempo che easyJet ha imboccato la strada della riduzione delle emissioni. Nei mesi scorsi, per esempio, erano state presentate alcune azioni capaci di compensare le emissioni di anidride carbonica. Una misura provvisoria in attesa che gli aerei elettrici facciano la loro comparsa nei cieli di tutto il mondo.
Dario Budroni