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Fino al 6 ottobre un mostra i Fiori del silenzio

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20/09/2024

L’iniziativa ospitata negli spazi della Galleria Civica di Trento propone una selezione di circa sessanta opere del Maestro

La mostra “Fiori del silenzio”, dedicata al pittore trentino Albino Rossi, è curata da Gabriele Lorenzoni e nasce da un’idea di Vittorio Sgarbi. Ospitata negli spazi della Galleria Civica di Trento, presenta circa sessanta opere di piccolo formato, realizzate appositamente per l’esposizione. Le opere, disposte in gruppi e sequenze, esprimono la poetica di Rossi, che da sempre racconta la vita di montagna con un linguaggio pittorico figurativo. La sua narrazione è lirica, ma mai nostalgica, e si focalizza sulla rappresentazione della natura morta. La pittura di Albino Rossi è essenziale e concreta, riflettendo il fatalismo tipico delle valli, come se fosse una realtà ineluttabile. Attraverso la riproduzione di elementi familiari e conosciuti, Rossi richiama una cultura antica, fatta di gesti quotidiani e domestici. I suoi lavori evocano una spiritualità profonda e ancestrale, richiamando le conoscenze erboristiche locali e i saperi contadini. Nel piano interrato della Galleria, le opere raffigurano frutti e fiori tipici delle Alpi, con un’attenzione particolare alla vegetazione spontanea delle Dolomiti di Brenta. Il percorso espositivo può essere visto come un intervento site-specific, definito dal presidente del Mart Vittorio Sgarbi come un “corpus di concetti poetici”. I due cicli principali, Fiori di montagna e Nature morte di frutti, si contrappongono generando uno spazio di silenzio e riflessione. Le ultime tre sale, che richiamano quasi delle piccole cappelle montane, creano un’atmosfera di raccoglimento e meditazione, legandosi a una religiosità popolare e rituale. La pittura di Rossi, come quella del maestro Vallorz, trasmette un’identità sociale e un codice di segni che descrivono luoghi e atmosfere. Questa visione si oppone da decenni al fenomeno dell’overtourism e allo sfruttamento dei territori e delle persone. Nato in Trentino nel 1953, Albino Rossi è un insegnante e pittore che ha iniziato il suo percorso artistico negli anni Settanta. In quel periodo conosce Paolo Vallorz, uno degli artisti trentini più importanti del secondo Novecento, con il quale inizia a promuovere le realtà artistiche di montagna. Negli anni Ottanta, Rossi entra in contatto con l’ambiente artistico milanese e, su invito di Raffaele De Grada, entra a far parte del gruppo Città e Campagna. In questi anni decide di dedicarsi più intensamente alla pittura, abbandonando l’insegnamento e viaggiando in diverse città europee. A partire dalla metà degli anni Novanta, la sua attività espositiva si intensifica sia in Italia che all’estero, e realizza importanti opere di arte pubblica. La sua ricerca artistica si concentra sulla figurazione, seguendo un percorso ciclico che esprime il suo legame viscerale con l’ambiente naturale delle Dolomiti. I suoi soggetti preferiti sono il paesaggio alpino e le nature morte di frutta e fiori. Attualmente vive e lavora in Val di Sole, alternando lunghi soggiorni a Londra.

Davide Mosca

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