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Galway, il fascino bohémien della Capitale della Cultura

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13/02/2020

La cittadina irlandese celebra il suo patrimonio culturale e le sue antiche tradizioni. Eventi e manifestazioni per tutto il 2020

Galway è bellissima. E adesso che indossa l’abito da festa lo è ancora di più. L’antica città irlandese dal fascino bohémien, famosa per il cibo, la poesia e la musica tradizionale, è la Capitale europea della Cultura 2020. Per un intero anno sarà il fulcro di numerose manifestazioni dedicate in particolare ai temi del paesaggio, della lingua e della migrazione. Tutto è cominciato lo scorso 1° febbraio con il festival Imbolc, che celebra il patrimonio culturale e le tradizioni legate alla religione. Dopo aver fatto tappa nelle più importanti cittadine della contea, il festival è terminato proprio a Galway sabato 8 febbraio, dove è andata in scena la cerimonia di apertura prodotta da Wonder Works, lo stesso team che ha curato le cerimonie di apertura delle Olimpiadi di Atene, Londra e PyeongChang.

«Galway, con i suoi antichi paesaggi e le sue antiche storie, la sua diversità di genti e le sue molte lingue, è un luogo straordinario, in cui gli artisti hanno sempre rivestito un ruolo di guida – ha commentato la direttrice creativa di Galway 2020, Helen Marriage -. È un privilegio partecipare alla creazione di questa celebrazione unica della cultura d’Irlanda, che ne riflette l’importanza in contesto europeo e globale. Galway Capitale europea della Cultura 2020 prende le mosse dagli sforzi di tutte le persone creative che hanno scelto di vivere e lavorare qui negli ultimi 40 anni». Per tutto l’anno Galway ospiterà eventi di musica, letteratura, teatro, danza, cinema, arti visive, tradizioni, sport, architettura e gastronomia. Ogni stagione sarà inaugurata con degli imperdibili e spettacolari festival che affondano le radici nelle tradizioni gaeliche e pagane che nei secoli hanno forgiato la cultura irlandese. «Questo programma – ha aggiunto Helen Marriage – introduce quello che spero sia un anno di pensiero radicale. In questo tempo di sfide, in cui l’Irlanda è stata proiettata al centro del dibattito su cosa significhi essere europei, Galway 2020 invita una comunità di artisti, i profeti del futuro, a mostrarci la realtà delle cose e ad aiutarci a dare un senso al nostro mondo».

Insomma, quello di Galway sarà un anno di ricchissimo di appuntamenti. I numeri sono di tutto rispetto: fino a dicembre saranno organizzati ben 1.900 eventi. Tra quelli più attesi sicuramente l’inaugurazione del Savage Beauty dell’artista Kari Kola: il 17 marzo, giorno di San Patrizio, a illuminare la costa occidentale irlandese sarà la più grande opera di luce mai mai realizzata nel mondo.

 

Dario Budroni

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