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Gerald Genta, i disegni (e l’orologio) del genio vanno all’asta

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17/03/2022

Ha disegnato migliaia di orologi ma due, Royal Oak e Nautilus, hanno fatto la storia. Sotheby’s mette in vendita schizzi inediti e un segnatempo unico

Il Royal Oak di Audemars Piguet (che nel 2022 compie 50 anni) e il Nautilus di Patek Philippe hanno cambiato il volto dell’orologeria nel segmento degli sportivi di lusso. Dal loro debutto negli anni ‘70, entrambi i modelli sono ancora molto popolari e in asta raggiungono da tempo quotazioni da capogiro.

Entrambi sono stati disegnati dal genio di Gerald Genta, orologiaio e designer svizzero che per molti è una sorta di Michelangelo dell’orologeria. Tra febbraio e maggio, Sotheby’s ha programmato una trilogia di aste intitolata “Gerald Genta: Icon of Time” a Ginevra, Hong Kong e New York, con i disegni originali di 100 modelli di orologi accompagnati dai rispettivi NFT (non-fungible token), speciali token crittografici che rappresentano l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene unico, scritto su Blockchain.

Oltre a questi tre appuntamenti, a maggio si terrà a Ginevra l’asta “Important Watches”, nella quale sarà battuto il Royal Oak personale di Genta, in coincidenza con il 50esimo anniversario del lancio dell’orologio. È stimato tra i 300mila e i 500mila dollari, ma è facile immaginare che toccherà una cifra ben più consistente.

Chi era Gerald Genta

Nato nel 1931 a Ginevra, Genta si sentì sempre un designer nell’anima. E come ginevrino, si vide destinato a entrare nell’industria orologiera svizzera. Pittore prolifico fin dall’adolescenza, creò almeno un disegno di orologio ogni giorno. Ciò significa che nel corso della sua carriera ideò oltre 100mila orologi, molti dei quali sono andati perduti o distrutti.

A 23 anni si fece notare, mentre lavorava per Universal Geneve, con il design del Polerouter SAS, un orologio che commemorava i voli polari della compagnia aerea scandinava, diventato uno dei più grandi successi del marchio. La superstar delle arti marziali, Bruce Lee, ne possedeva uno che è stato venduto da Phillips Hong Kong per quasi 30mila dollari nel maggio 2019. Da allora, le aziende orologiere svizzere iniziarono a rivolgersi al giovane designer, che in seguito lavorò per marchi come Omega, IWC, Cartier, Bulgari, Audemars Piguet e Patek Philippe.

Nel 1969 Genta fondò la propria azienda e creò pezzi per clienti esclusivi come i re di Spagna, Arabia Saudita e Marocco o la regina madre d’Inghilterra. Il marchio fu infine acquisito da Bulgari nel 2000. Gerald morì nel 2011, lasciando la sua eredità a sua moglie e socia in affari, Evelyne.

La nascita del Royal Oak

Come detto all’inizio, i modelli più famosi di Gerald Genta sono il Royal Oak di Audemars Piguet e il Nautilus di Patek Philippe, due orologi sportivi nati negli anni ‘70. In particolare, il Royal Oak fu il primo sportivo di lusso realizzato in acciaio: per la prima volta questo materiale fu elevato al livello di un metallo prezioso nel mondo dell’orologeria.

La leggenda dice che Genta disegnò il Royal Oak in una notte, ispirato da un ricordo d’infanzia: un uomo in un vecchio scafandro da palombaro, vicino al ponte Mont Blanc a Ginevra. La lunetta a forma ottagonale dell’orologio ricorda la forma del suo casco, con le otto viti esagonali che lo fissano all’orologio come fisserebbero un casco allo scafandro. Con il caratteristico design ottagonale della lunetta, il Royal Oak divenne un modello per gli orologi sportivi di fascia alta. Infatti, dopo il suo lancio nel 1972 (che all’inzio non fu particolarmente apprezzato dal mercato…), l’orologio indusse molti marchi a seguirne lo stile.

Poi toccò al Nautilus

Simile al Royal Oak, anche il Nautilus di Patek Philippe fu ispirato dal mondo nautico. Confrontandoli si nota che, oltre alle reminiscenze nel disegno delle casse, entrambi hanno un bracciale integrato in acciaio.

Se il Royal Oak ha un design ottagonale spigoloso, il Nautilus ha una lunetta con gli angoli smussati, ispirata agli oblò delle navi transatlantiche. A differenza del primo, poi, il secondo ha il quadrante decorato con incisioni orizzontali che sono diventate uno dei suoi caratteri distintivi.

Gli orologi di Walt Disney

Oltre agli orologi sportivi, un’altra famosa creazione di Gerald Genta sono gli orologi a tema dei personaggi dei cartoni animati Disney. Negli anni ‘80, ottenne i diritti d’autore da The Walt Disney Company e produsse un numero limitato di segnatempo con personaggi come Topolino, Minnie, Paperino e Pippo.

Negli orologi Disney, il designer trasformò le braccia dei personaggi in lancette che indicavano le ore e utilizzò la stessa tecnica quando, negli anni ‘90, introdusse nei segnatempo una funzione di complicazione retrograda.

Gerald Genta in asta

L’appuntamento di Ginevra, che si è tenuto dal 10 al 24 febbraio, ha visto protagonisti i disegni originali per il Royal Oak, incluso il primo bozzetto inedito. A Hong Kong, dal 10 al 24 marzo saranno battuti il disegno originale per il Nautilus e tre disegni per l’orologio da polso più complicato del mondo, The Grand Sonnerie: composto da 1000 parti, ha richiesto cinque anni di sviluppo. A New York, dal 13 al 27 aprile, toccherà invece ai lavori per Disney. Ma non finisce qui.

L’Audemars Piguet Royal Oak (referenza 5402) della collezione personale di Genta, che sarà battuto a Ginevra a maggio, ha infatti una configurazione unica. Realizzato a metà degli anni ‘70, ha la cassa e il bracciale in acciaio e la lunetta in oro giallo 18 carati. In generale, l’orologio prevede una configurazione bicolore perché, oltre alla lunetta dorata, il bracciale utilizza anche elementi di collegamento dorati.

Il bracciale della versione di Genta è invece tutto in acciaio, così come la cassa, e solo la lunetta è in oro. Inoltre, il quadrante è di una tonalità più scura di quella del Royal Oak prodotto in quel periodo. Particolari che faranno lievitare il prezzo finale dell’orologio, insieme al quale saranno battuti anche quattro dipinti a olio di Genta, che omaggiano proprio il Nautilus e il Royal Oak.

L’aspetto benefico

Una parte dei proventi delle vendite andrà a beneficio della Gerald Genta Heritage Association. L’associazione incoraggia e premia le nuove generazioni che operano nell’orologeria, in particolare con il lancio della prima edizione del Gerald Genta Prize for Young Talent.

Del resto, il talento è stato la prima di virtù di Genta, come ricorda la moglie Evelyne: «Gerald era un artista. Ogni mattina si sedeva alla sua scrivania per disegnare, pieno di idee, e non avremmo mai saputo dove lo avrebbero portato la giornata o la sua immaginazione. Come artista svizzero che viveva a Ginevra, sentiva di dover applicare la sua arte all’orologeria, ed è esattamente ciò a cui ha dedicato la propria vita».

 

Davide Passoni

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