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Gli Stati Uniti riconsegnano all’Italia oltre seicento opere d’arte

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03/06/2024

Oltre seicento reperti archeologici trafugati negli anni che sono stati riportati in Italia grazie al prezioso lavoro degli uomini dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale

Un valore stimato di circa 60milioni di euro per le seicento opere d’arte che in questi giorni hanno fatto rientro in Italia. Beni di natura prevalentemente di natura archeologica e rubati da scavi e musei e portati negli Stati Uniti. Grazie alla collaborazione tra i Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e la New York District Attorney’s Office e dall’Homeland Security Investigations statunitense i reperti sono stati recuperati e restituiti al nostro Paese. La presentazione delle opere e della complessa operazione di recupero si è svolta presso l’Istituto Centrale per il Restauro a Roma. Alla presentazione hanno partecipato diverse figure di spicco, tra cui il Sottosegretario alla Cultura Gianmarco Mazzi, il Comandante dei Carabinieri Tutela del Patrimonio Culturale Generale di Divisione Francesco Gargaro, il capo della Procura di Manhattan Colonnello Matthew Bogdanos, il Comandante delle Unità Mobili e Specializzate dell’Arma dei Carabinieri Generale di Corpo d’Armata Massimo Mennitti, l’Ambasciatore degli Stati Uniti a Roma Jack Markell, il Direttore generale Musei Massimo Osanna e il Direttore generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio Luigi La Rocca. Il TPC ha condotto numerose indagini che hanno permesso di riportare in Italia beni principalmente di natura archeologica, archivistica e numismatica, databili dal IX secolo a.C. al II secolo d.C., sottratti tramite scavi illegali e furti a chiese, musei e privati. Il TPC ha fatto uso della “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, il più grande archivio mondiale di beni d’arte rubati, contenente informazioni su oltre 7 milioni di oggetti, di cui 1.315.000 ancora da recuperare. Inoltre, utilizza un avanzato sistema basato sull’Intelligenza Artificiale chiamato “Stolen Works Of Art Detection System” (S.W.O.A.D.S.), che monitora costantemente il web e i social network per identificare opere d’arte rubate. Secondo il rapporto 2023 del TPC, sono stati recuperati 105.474 beni d’arte per un valore superiore a 264 milioni di euro. «Si scrive oggi grazie allo straordinario lavoro del Comando dei Carabinieri TPC ha dichiarato , un nuovo capitolo nell’appassionante storia dei recuperi dei beni culturali. La Direzione generale Musei sarà orgogliosa di poter accompagnare, insieme alla Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio, il viaggio di queste opere straordinarie fino agli istituti museali che ne saranno la nuova casa. Dal grande calderone bronzeo di epoca orientalizzante decorato con teste di grifo alle lastre etrusche dipinte, dalla ceramica figurata di produzione ateniese ad oggetti preziosi quali la corona in oro e le coppe cesellate in argento, dalla straordinaria statua in bronzo di principe ellenistico al mosaico romano, di epoca imperiale, con Orfeo e gli animali, queste suggestive testimonianze costituiscono un racconto variegato della nostra eredità culturale nei suoi molteplici e affascinanti aspetti. Nei prossimi giorni gli studenti di alcuni istituti scolastici potranno visitare l’esposizione temporanea dei reperti allestita presso l’ICR, per continuare a stimolare la sensibilità dei giovani nei confronti di temi fondamentali quali la legalità e il valore del nostro patrimonio».

Davide Mosca

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