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Gli studenti milanesi a scuola di tutela del mare grazie a One Ocean Summit Young

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24/11/2021

Hanno partecipato anche i grandi nomi della vela come lo skipper di Luna Rossa, Max Sirena e di quello dell’avventura di Azzurra Mauro Pelaschier

L’entusiasmo dei ragazzi e delle nuove generazioni può essere il motore per un vero cambiamento. Ne sono convinti gli organizzatori del primo One Ocean Summit Young destinato agli studenti delle scuole superiori del Comune di Milano e che si è tenuto al Piccolo Teatro Strelher del capoluogo milanese lunedì 22 novembre. L’iniziativa, volta a promuovere l’apprendimento, il confronto, l’orientamento e l’azione per la tutela del mare è stata lanciata da One Ocean Foundation e patrocinata dal Comune. Sul palco dello Strehler si sono alternati negli interventi scienziati, ricercatori, velisti del calibro di Max Sirena skipper di Luna Rossa, di Mauro Pelaschier, degli apneisti di fama mondiale Davide Carrera e Chiara Obino, ma anche del surfista più volte campione italiano e internazionale Roberto D’Amico. E l’obiettivo sembra esser stato raggiunto quando è scaturito un interessante dibattito con i ragazzi delle scuole che hanno riversato tutte le loro curiosità sugli ospiti presenti.

Tra le domande più frequenti? Come si diventa biologo marino, come si arriva a definirsi atleta o come si diventa surfista professionista, ma non solo questo. Perché i giovani hanno anche proposto idee e soluzioni che sono state, poi, raccolte in una Carta battezzata #Milanoperilmare. Il confronto con gli studenti è stato moderato dall’attivista per i diritti e l’ambiente dei Fridays for Future, Giorgio Brizio. Al summit non poteva, poi, mancare il vice presidente di One Ocean Foundation, Riccardo Bonadeo che ha espresso parole di soddisfazione per l’evento: “Noi speriamo in un futuro migliore in cui il mare e le relative risorse siano protette e rispettate. E per realizzare questo sogno avremo senza dubbio la necessità del prezioso sostegno delle nuove generazioni, perché saranno loro i protagonisti e custodi di questo immenso patrimonio blu che chiamiamo oceani. Ed è per questo che abbiamo promosso questa iniziativa per diffondere la consapevolezza su queste tematiche tra gli studenti delle scuole”.

A catturare, poi, l’attenzione dei ragazzi l’intervento dello scienziato dell’Istituto di Scienze Polari del Cnr di Venezia, Sandro Carniel: “È tutto interconnesso, perfino la pioggia che cade su Milano trae origine dalle grandi perturbazioni che si originano nella vastità dell’Oceano Atlantico. Dobbiamo essere consapevoli di questo perché il mare comincia dove ci troviamo noi, indipendentemente dalle coordinate geografiche. È per questo che spetta ad ognuno di noi impegnarci nella sua tutela anche se ci troviamo a distanza di tanti chilometri dalla sua essenza “liquida”. Ma non è finita qui perché il summit si è concluso con il lancio di una sfida da parte di One Ocean Foundation agli studenti: la One Ocean Young Challenge alla ricerca di idee sempre più fresche e innovative per la tutela del mare.

 

Davide Mosca

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