A Torino una grande retrospettiva dedicata al grande fotografo tedesco

La moda è stato il mio primo desiderio, sin da ragazzo. E, ovviamente, volevo diventare un fotografo di Vogue”. – Helmut Newton

Uno stile unico, una passione ossessiva per le donne e il nudo femminile, per il lusso e la trasgressione. Helmut Newton è stato il fotografo di moda per eccellenza, ma anche un raffinato interprete della realtà e della cultura, e un uomo dal grande senso dell’umorismo.

Conteso dalle riviste di moda più prestigiose (ha lavorato per anni per le varie edizioni di Vogue), in cinque decenni di attività ha ritratto le donne più glamorous del pianeta, fra queste Paloma Picasso, Catherine Deneuve, Liz Taylor, Carla Bruni, Claudia Schiffer, Anita Ekberg e anche molti uomini di successo, come Andy Warhol, Ralph Fiennes, Gianfranco Ferré e Gianni Agnelli.

La fotografia di Newton trascende i generi e le classificazioni, esprime bellezza e seduzione e resta inimitabile nel tempo, raccontando storie surreali e dalle tinte forti, e intrecciandole a una narrazione parallela, combinando realtà e finzione. Newton è stato in grado di trasformare luoghi banali in set fotografici dai forti contrasti o al contrario estremamente minimalisti, dando vita a scenari anticonvenzionali. Uno dei suoi set  preferiti era il garage del suo condominio a Monaco, dove amava ritrarre modelle e auto parcheggiate facendole, a suo modo, dialogare visivamente. Altro tema ricorrente della sua arte è la vita esclusiva ed eccentrica del bel mondo e del jet set, con tutto il loro corollario di dissolutezze erotiche e gastronomiche.

Newton ha saputo utilizzare anche mettere in discussione gli stereotipi visivi, a volte connotandoli di ironia o di ridicolo, a volte spostando i confini tra il lecito e l’immorale, ma mantenendo sempre un’eleganza formale anche nei soggetti più audaci e scandalosi. La donna diventa un’eroina mutevole che testimonia il cambiamento della società, e risulta sempre vincente, sia quando si perde nelle sue ombre interiori che quando incarna ideali erotici al limite del sado-masochismo.

Con la mostra Helmut Newton – Works la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino inaugura la stagione espositiva del 2020, forte della collaborazione con Matthias Harder, direttore della fondazione tedesca, che ha selezionato 68 splendide fotografie offrendo una straordinaria panoramica della lunga carriera del fotografo.

Sin dagli inizi, Newton ha stupito e destabilizzato l’opinione pubblica grazie ai suoi peculiari concetti visivi, spesso incappando nella censura. Le sue opere hanno raggiunto un pubblico di milioni di persone anche grazie alle riviste, ai libri e alle mostre in cui sono apparse.

“La fotografia di Helmut Newton, che abbraccia più di cinque decenni, sfugge a qualsiasi classificazione e trascende i generi, apportando eleganza, stile e voyeurismo nella fotografia di moda, esprimendo bellezza e glamour e realizzando un corpus fotografico che continua a essere inimitabile e ineguagliabile”, afferma il curatore Matthias Harder.

La mostra parte dagli anni Settanta con le numerose copertine per Vogue, sino alle opere più tarde, fra cui spicca il bellissimo ritratto di Leni Riefenstahl del 2000, e offrendo la possibilità ai visitatori di comprendere il lavoro dell’artista attraverso quattro sezioni, in cui si trovano alcuni degli scatti più potenti e innovativi del suo tempo.

I numerosi ritratti di personaggi famosi del Novecento sono affiancati da importanti campagne fotografiche di moda, fra cui alcuni servizi realizzati per Mario Valentino e per Thierry Mugler, oltre a una serie di iconiche fotografie per le più importanti riviste di moda internazionali.

Helmut Newton muore in un incidente stradale il 23 gennaio 2004 a Los Angeles, prima di poter assistere alla completa realizzazione della Fondazione a lui dedicata. La moglie June (all’epoca famosa con lo pseudonimo di Alice Springs, fotografa e collaboratrice del marito) lo descriveva così: “Helmut è un gran manipolatore. Sa esattamente quello che vuole ed è implacabile nel cercare di ottenerlo sulla pellicola. Gli piace la teatralità della fotografia. Le modelle diventano le sue creature, i suoi personaggi”.

La mostra Helmut Newton. Works, è promossa da Fondazione Torino Musei e prodotta da Civita Mostre e Musei con la collaborazione della Helmut Newton Foundation di Berlino.

 

Helmut Newton. Works

a cura di Matthias Harder

GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino

Via Magenta, 31 – 10128 Torino

Dal 30 gennaio al 3 maggio 2020

 

Nathalie Anne Dodd

 

Credits wikipedia

You May Also Like