Le camicie come metafora dell’umana esistenza

Il maestro Igor Borozan, noto per le sue prorompenti art performance, è protagonista di eventi densi di suggestioni che mescolano il suono al colore attraverso uno straordinario modus operandi. Il progetto itinerante battezzato Water Memory nasce nel 2018 per valorizzare non soltanto il patrimonio culturale dei luoghi, ricchi di storie e di fascino, ma anche per porre l’accento sull’elemento acqua, simbolo stesso della vita. Forza primordiale che regge l’esistenza e anima tutto il creato, l’acqua è il divenire, il caos, la vita, l’istinto, l’impulso. Tale forza coincide con l’animalità e l’irrazionalità che è in ciascun essere vivente.

Tra le attività dell’artista, si ricorda la personale del 2016 tenuta presso il Museo El Greco di Toledo, dove ha esposto opere inedite e realizzato una grandissima camicia dedicata al maestro cretese. Eterei, fluidi e luminosi sono il saio più grande del mondo, JAN MMXIII, realizzato in onore di San Francesco ad Assisi nel 2013, e la camicia dedicata alla passione di Caravaggio, esposta per la prima volta al Forte Stella di Porto Ercole, dove ha concluso la sua vita terrena il grande artista.

Le camicie, leitmotiv di Borozan, simboleggiano le vite vissute che si intrecciano al ritmo incalzante del battito del cuore, nell’arena dell’umana esistenza. Le sue camicie odorano di colore, sono consunte, stropicciate, una sorta di “pelle dell’artista”, un racconto intimo e stupefacente di un cammino spesso tortuoso e ricco di emozioni.

 

© Ph. Tommaso Ausili

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