Il fascino di Eleonora Duse risplende a palazzo Cini
Una straordinaria mostra celebra l’eterna icona teatrale a cento anni dalla morte per un tributo imperdibile a Venezia
E’ stata definita “musa”, “icona”, “mito”. Il nome di Eleonora Duse aleggia come una leggenda nella storia del teatro mondiale. Per esser stata una virtuosa una virtuosa dell’arte drammatica, ma ance una pioniera capace di ispirare generazioni di creativi da Stanislavskij a Pirandello, da Gordon Craig a Chaplin. La sua influenza va oltre il palcoscenico, riflettendo un’epoca di cambiamento ed emancipazione. Dal 28 giugno al 13 ottobre 2024, Palazzo Cini a San Vio si trasforma nel palcoscenico d’eccezione per celebrare Eleonora Duse Con la mostra “Eleonora Duse mito contemporaneo”, l’Istituto per il Teatro e il Melodramma della Fondazione Giorgio Cini invita il pubblico a un’esperienza immersiva e poetica nel mondo di un’icona senza tempo.
Le stanze del primo piano si animano con l’eleganza dei suoi abiti, l’intimità dei suoi oggetti personali e la profondità delle sue fotografie, offrendo un ritratto intimo di una donna che ha ridefinito il concetto di artista teatrale. È un omaggio sentito, curato con passione dall’Istituto che custodisce il più grande archivio dedicato all’attrice. Gli abiti esposti, autentici capolavori della haute couture dell’epoca, trasudano l’eleganza e la raffinatezza che erano il marchio di Eleonora Duse. Ogni pezzo racconta una storia di stile e di potere, incarnando la fusione perfetta tra moda e teatro. Le fotografie esposte, selezionate tra le più iconiche della sua carriera, catturano l’essenza di una donna che ha dominato il palcoscenico globale, dai primi scatti sperimentali di Joseph Byron ai ritratti eleganti di Edward Steichen. Ogni immagine racconta una parte della sua storia, svelando la forza magnetica di un’artista destinata a rimanere nel cuore di tutti coloro che amano il teatro. Inserita nelle prestigiose collezioni d’arte di Palazzo Cini, la mostra su Eleonora Duse si distingue come un evento imperdibile, un’opportunità unica di riscoprire il fascino eterno di un’icona culturale. È un tributo non solo alla sua grandezza artistica, ma anche al suo spirito ribelle e indomito, che continua a illuminare il cammino delle donne nel mondo dell’arte e al di là di esso. Scoprire Eleonora Duse a Palazzo Cini è un invito a immergersi nella magia del teatro e a celebrare la visione audace di un’artista che ha saputo sfidare i confini e trasformare il palcoscenico in un tempio di emozioni e verità universali. «Scriverò di Voi che siete per me la più sublime figura femminile del nostro tempo»: è con queste parole che la scrittrice e poetessa Ada Negri si rivolge a Eleonora Duse in una lettera del 29 giugno 1921, oggi conservata, insieme a molte altre, nell’archivio dell’attrice custodito sull’Isola di San Giorgio Maggiore. Come Ada Negri, così altri artisti e intellettuali del tempo riconobbero in Duse un punto di riferimento imprescindibile per la cultura e la società europea del primo Novecento. Per Luigi Pirandello l’arte di questa straordinaria attrice era «la quintessenza di una verità pura e vissuta», per Margherita Sarfatti trasformava «le piccole cose esteriori in grandezza di simboli arcani» e per Charlie Chaplin era, semplicemente, «la più grande artista» che avesse mai visto. «A distanza di cento anni, Eleonora Duse resta un esempio di donna e di artista straordinaria, capace di incidere profondamente nell’evoluzione delle arti performative in Europa e nel mondo – racconta Maria Ida Biggi, docente all’Università Ca’ Foscari Venezia e direttrice dell’Istituto – È stata primadonna del teatro italiano e capocomica intelligente e raffinata, capace di dirigere una sua compagnia come manager, imprenditrice e direttrice artistica. Lo ha fatto rivendicando un’indipendenza e un’autorevolezza prima di tutto come donna, in un mondo, ieri come oggi, tenuto ben saldo da mani maschili. A cento anni dalla sua scomparsa, è una lezione ancora attuale».
Davide Mosca