Il futuro green di Milano
La città punta sempre più sulla sostenibilità ambientale: grazie al progetto ForestaMi saranno piantati tre milioni di alberi entro il 2030
Il grigio del cemento lascia il posto al verde degli alberi. Milano è sempre più proiettata verso un futuro green e a misura di cittadino. Sono diverse le iniziative messe in campo. E una delle più importanti è quella legata al progetto ForestaMi, che ha preso il via due anni fa e che punta alla piantumazione di un qualcosa come tre milioni di alberi entro il 2030. Nonostante l’emergenza sanitaria, e tutte le difficoltà legate al caso, l’attività di forestazione urbana della città metropolitana milanese sta proseguendo. Sul sito di ForestaMi è anche possibile rimanere aggiornati sui passi compiuti. Fino a oggi, per esempio, sono stati piantati più di 165mila alberi. Promosso dal Comune insieme alla Regione Lombardia e a una bella pattuglia di fondazioni, parchi, enti, associazioni e cittadini privati, ForestaMi ha come obiettivo quello di fare di Milano la Capitale verde d’Italia. È stato istituito anche un comitato scientifico, che è presieduto dall’architetto di fama internazionale Stefano Boeri.
Gli alberi e le piante saranno man mano piantati lungo viali, piazze e cortili, ma anche sui tetti di alcune abitazioni. Un modo, questo, per rallentare il riscaldamento globale, ridurre i consumi energetici, aumentare le zone d’ombra e ripulire l’aria dalle polveri sottili, migliorando quindi il benessere dei cittadini milanesi. Di conseguenza, entro il 2030 Milano si troverà con ulteriori venti parchi urbani, che si aggiungeranno alle altre oasi verdi particolarmente amate dai cittadini. «L’obiettivo è piantare in tutta Milano e nell’area metropolitana un totale di tre milioni di nuovi alberi entro il 2030 – ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in occasione della presentazione di ForestaMi -. Per realizzare questo grande progetto di forestazione urbana serve la collaborazione di tutti: istituzioni, imprese, associazioni, cittadini. Il Fondo ForestaMi ci aiuterà a trasformare in verde le risorse raccolte, indirizzandole verso iniziative di valore e interesse ambientale».
Sulla stessa linea Stefano Boeri, il responsabile del progetto scientifico: «Moltiplicare il numero degli alberi e delle altre piante presenti nelle città del mondo, sostituire con superfici verdi migliaia di ettari di asfalto e di lamiera (le macchine parcheggiate che spesso non usiamo), portare la natura vivente non solo nelle corti e lungo i viali ma anche sulle facciate e sui tetti delle case, delle scuole, dei musei, dei centri commerciali. Tutti questi non sono più solamente gesti di sana ecologia, ma scelte necessarie e urgenti. Dobbiamo piantare migliaia di alberi se vogliamo che le nostre città, da principali responsabili del cambiamento climatico nel nostro pianeta diventino le protagoniste di una sfida che ogni giorno diventa più difficile, ma che è ancora aperta: quella di provare, se non a fermare, almeno a rallentare il riscaldamento del pianeta».
Dario Budroni