Il progetto è dello scienziato George Church. Già raccolti 15 milioni di dollari per far rivivere l’animale estinto 5mila anni fa

Roba da Jurassic Park. O almeno quasi. Negli Stati Uniti, adesso, c’è chi vuole ricreare in laboratorio il mammut lanoso. Si tratta del genetista George Church, della Harvard University, che, per dare gambe al suo progetto, ha già messo insieme circa 15 milioni di dollari. Fondi arrivati dall’imprenditore del settore high-tech Ben Lamm, che per l’occasione ha anche fondato la start-up Colossal. Scomparso ormai 5mila anni fa, e non 65 milioni di anni fa come i dinosauri, il mammut lanoso visse per 200mila anni nelle aree più fredde dell’Europa, dell’Asia e del Nord America.

Lo scopo, comunque, non è esattamente quello di clonare il vecchio mammut, considerato che i resti di Dna al momento disponibili sono troppo frammentati. George Church starebbe invece pensando, attraverso le nuove conoscenze in materia di ingegneria genetica, di creare in laboratorio una sorta di ibrido di elefante-mammut, con l’obiettivo di far nascere i primi cuccioli nel giro di 4 o 6 anni. Per poter permettere al nuovo animale di vivere nei luoghi più gelidi del pianeta, sarà necessario applicare più di 50 modifiche al codice genetico dell’elefante asiatico. In questo modo, l’ibrido elefante-mammut avrà delle orecchie più piccole e uno strato di grasso isolante spesso 10 centimetri. E proprio come accade nei film, a cominciare da Jurassic Park, la comunità scientifica non è certamente tutta in accordo con l’idea di Church e Lamm. Gli scettici non mancano e in tanti si chiedono perché si sia deciso di riportare in vita una specie di animale estinta ormai 5mila anni fa, seppur con alcune differenze con quella originale.

 

Dario Budroni

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