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Il ministro si schiera contro l’abbattimento degli orsi

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22/09/2020

Sergio Costa incontra il presidente della Provincia di Trento: «L’obiettivo è trovare una strada per la convivenza con l’uomo»

La soluzione non può essere certo l’abbattimento. Di questo ne sono convinti una vasta fetta dell’opinione pubblica e anche Sergio Costa, il ministro dell’Ambiente. Ultimamente le cronache hanno infatti riportato diverse notizie relative alle aggressioni nei confronti dell’uomo da parte degli orsi che popolano le montagne, in particolare nel Trentino Alto Adige. Ma l’obiettivo adesso è quello di trovare un punto d’incontro per scongiurare il rischio di nuovi attacchi e, allo stesso tempo, evitare gli abbattimenti di alcuni esemplari, considerati pericolosi, di una specie costantemente a rischio. Il ministro Costa, al termine di un dialogo con le istituzioni locali, nei giorni scorsi lo ha quindi detto chiaro e tondo: «Il no all’abbattimento come punto fermo è sicuramente un risultato importante».

Sergio Costa ha incontrato il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che è stato accompagnato dall’assessora all’Agricoltura Giulia Zanotelli e dal capo del corpo forestale, Romano Masè. L’incontro, giudicato dal ministro «produttivo e soddisfacente», è servito per fare il punto della situazione e per chiarire alcuni importanti aspetti. «Alcune soglie di confronto sono invalicabili, come l’abbattimento e la tutela della maternità – ha poi commentato Costa, come riporta una nota del ministero -. La discussione è stata ampia e aperta, al di là di pregiudizi e improntata al confronto tra le differenti posizioni. Abbiamo concordato che si aprirà un tavolo scientifico tra il Ministero, l’Ispra con il sistema agenziale e la Provincia autonoma di Trento, che consentirà di avere un quadro della situazione delle conoscenze dal punto di vista scientifico. L’intento è trovare insieme una via per la gestione della fauna, la mitigazione e la convivenza con l’uomo».

Non è comunque facile trovare una sintesi tra le diverse posizioni, soprattutto in un territorio, come quello del Trentino Alto Adige, che trae la sua forza dal sistema turistico e che registra da sempre alcune aggressioni. «Si lavorerà assieme con spirito istituzionale pur consapevoli delle diverse rispettive posizioni e con l’intento di trovare una soluzione basata su elementi scientifici che tenga conto della sensibilità del Paese – prosegue il ministro -. La dimostrazione del fatto che quando la politica lavora al servizio dei cittadini e del bene comune riesce a superare tutti gli steccati». Il ministro ha anche parlato dei due orsi al momento considerati problematici: «Ne abbiamo discusso, con particolare riferimento a M49 e JJ4, cioè Papillon e Gaia, come li ho ribattezzati. Raccogliamo positivamente la disponibilità del presidente Fugatti a trovare soluzioni condivise che non prevedano l’opzione dell’abbattimento e che tengano in conto l’eventuale carico antropico esistente».

 

Dario Budroni

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