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Il mistero della Apple Car: a Cupertino si punta sulle quattro ruote?

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28/04/2021

Se ne parla da anni ma adesso la svolta sarebbe vicina: il colosso americano potrebbe produrre un’auto super tecnologica e attenta all’ambiente

Se ne parla ormai da anni. Le voci si sono rincorse e alla prova dei fatti non si è mai visto nulla. Ma stavolta sembra che qualcosa si stia davvero muovendo dalle parti di Cupertino. La famigerata Apple Car, cioè l’auto elettrica super innovativa progettata dal colosso fondato da Steve Jobs, potrebbe davvero vedere la luce. Come è normale in questi casi, per il momento si viaggia solo sulle frequenze delle indiscrezioni, delle parziali conferme e delle puntuali smentite. In ogni modo, in tutto il mondo se ne parla di nuovo. E del caso se n’è occupato anche il Financial Times, che alla questione ha dedicato un articolo.

È dal 2010 che gli analisti puntano le loro previsioni sull’uscita di una auto realizzata dalla Apple. Insomma, non solo computer, iPhone e Apple Watch. La società statunitense, con sede in Cupertino, in California, sarebbe da tempo intenzionata a produrre una auto ipertecnologica e allo stesso tempo attenta all’ambiente, in codice chiamata Project Titan. E dopo una serie di progetti evidentemente accantonati, adesso sembrerebbe che la Apple si sia davvero messa al lavoro. Alcuni analisti azzardano anche l’anno di uscita: i più ottimisti dicono 2024, i più realisti puntano invece sul 2027.

Come ha riportato il Financial Times, la Apple avrebbe poi avuto anche dei contatti con due case automobilistiche in particolare: Hyundai e Nissan. Da quest’ultima, però, hanno fatto sapere che il marchio non è interessato a fare da assemblatore per conto di altri, anche se ha comunque lasciato una porta aperta, dando la propria disponibilità per eventuali collaborazioni con l’obiettivo di «accelerare la trasformazione del settore». Scartata anche l’ipotesi Hyundai, rimangono però in piedi le voci che vedrebbero coinvolte sia altre case automobilistiche asiatiche che altri marchi europei. Ci sono poi gli indizi, fondamentali in questi casi. La Apple, per esempio, ultimamente ha assunto diversi ingegneri che prima operavano per conto di Tesla, l’azienda americana fondata da Elon Musk specializzata nella fabbricazione di auto elettriche.

 

Dario Budroni

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