L’unica tappa italiana, in programma a giugno, avrà come base il centro di Olbia. Grande spettacolo sugli sterrati di tutto il nord Sardegna

Il rombo dei motori è un suono familiare. La Gallura è terra di bolidi lanciati su sterrati polverosi. Importanti pagine di storia del rally sono state scritte in questo angolo incantato di Sardegna. Innanzitutto grazie al leggendario Rally Costa Smeralda, inventato nel 1978 dal principe Karim Aga Khan, il fondatore della Costa Smeralda, insieme a Don Franco di Suni, l’allora presidente dell’Aci di Sassari. E poi grazie naturalmente alla tappa italiana del Mondiale di Rally Wrc, che si disputa in Sardegna dal 2004. La novità di quest’anno è che la spettacolare tappa avrà come sede proprio la città di Olbia, dove era nata 17 anni fa, mentre negli 7 ultimi anni aveva avuto come base la città di Alghero. Una gran bella notizia, sia per Olbia che per tutta la Gallura. Da queste parti, infatti, il rally è una autentica e irrinunciabile tradizione.

Il trasferimento del cuore pulsante del mondiale era nell’aria ed è stato confermato nei giorni scorsi dall’Automobile club d’Italia, che organizza la tappa in partnership con la Regione. La gara, quinta manche del campionato del mondo rally, è in programma dal 3 al 6 giugno. Sarà valida per il mondiale Wrc 2 e Wrc 3, oltre che per il Campionato italiano rally terra. La corsa avrà un percorso composto da 20 prove speciali su sterrato suddivise in tre tappe per complessivi 305,52 chilometri cronometrati. La partenza cerimoniale avrà luogo ad Alghero e ad Olbia sarà allestito il parco assistenza, nell’area del Molo Brin, nel cuore della città, mentre la sala stampa verrà ospitata al museo archeologico. Il programma della gara, che è ricco di novità, prevede giovedì 3 al mattino un nuovo shakedown a Loiri, a sud di Olbia, poi la partenza cerimoniale verrà effettuata in serata ad Alghero. La prima tappa di venerdì 4 giugno prevede 128,16 chilometri cronometrati ed è composta da quattro prove ripetute due volte e si svolgerà nel Monte Acuto (Filigosu e Terranova) ed in Alta Gallura (Tempio e Tula). Sabato si terranno ancora altri 132,28 chilometri cronometrati, con 4 speciali ripetute due volte ambientate ancora nel Monte Acuto (Coiluna e Monte Lerno) e poi in Anglona (Castelsardo) e Gallura (un nuovo crono a Bortigiadas). Infine domenica 6 giugno la tappa finale di 44,88 chilometri in cui ci saranno due nuove speciali ripetute due volte nella costa nord. Braniatogghiu, che ritorna dopo una decina d’anni, e la nuova power stage di Rena Majore ospiteranno infatti lo scenario sul quale si concluderà l’attesissima gara. Per via dell’emergenza sanitaria, ancora non si sa se la manifestazione sarà a porte aperte o chiuse.

Naturalmente soddisfatto Settimo Nizzi, il sindaco di Olbia. «Siamo felici che quest’anno il cuore del mondiale torni a essere Olbia – commenta il primo cittadino -. Sono state molte le interlocuzioni per finalizzare la decisione sulla location ed ora che tutto è stato definito, non possiamo che ringraziare Aci per aver creduto ancora nelle potenzialità di Olbia. Conferma che la location è quella giusta per ospitare manifestazioni di questa portata». Lo scorso autunno, invece, a tenere banco, oltre allo stesso mondiale, in Gallura era stato anche il Rally Storico Costa Smeralda, con base a Porto Cervo, ideato alcuni anni fa per tenere in vita la tradizione del celebre Rally Costa Smeralda.

 

Dario Budroni

 

Foto copertina dalla pagina Facebook del sindaco di Olbia Settimo Nizzi

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