La residenza delle sacerdotesse, nel foro romano, è nuovamente visitabile dopo un lungo percorso di recupero conservativo
L’elegante dimora delle sacerdotesse torna a rivivere. E lo fa naturalmente nel cuore pulsante di Roma, nel foro, tra il Colosseo e il Campidoglio, nel grande parco archeologico che conserva buona parte di quel che resta dello splendore della capitale dell’impero. La Casa delle Vestali, dopo il restauro del santuario di Vesta, si presenta dunque con un nuovo volto. Merito di un lungo percorso di recupero conservativo e di studio che era stato avviato nel 2013 da Patrizia Fortini e Maria Maddalena Scoccianti e poi proseguito da Irma Della Giovampaola. «Riaprono al pubblico, arricchiti da un nuovo allestimento museale, gli ambienti della casa delle vergini sacerdotesse incaricate della custodia del focolare sacro della città e di altri riti, tutti strettamente connessi con il culto domestico» spiegano dalla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo.
Nello specifico, dallo scorso 6 luglio si può tornare a visitare il settore sud orientale dell’Atrium Vestae, che era da tempo chiuso al pubblico. «Agli occhi dei visitatori si disveleranno gli appartamenti residenziali delle sacerdotesse, scelti per divenire spazi di un museo diffuso, con la ricontestualizzazione di alcune pregevoli sculture rinvenute nel corso degli scavi condotti nel foro romano alla fine del XIX secolo» spiegano ancora dal Parco archeologico del Colosseo, che abbraccia anche il foro e il Palatino. A presentare il nuovo percorso è stato Massimo Osanna, direttore generale di Museitaliani. In occasione dell’inaugurazione si è anche svolta la performance Danse sacrée et danse profane con le danzatrici Giulia Olivieri, Clarissa Pace, Chiara Pacioni, Irene Catroppa, Marzia Caddia, Chiara De Benedetto su coreografia di Alessandra Bianchini e Loretta Gambelli. Nel frattempo, invece, poco più lontano proseguono i preparativi per quello che si preannuncia come uno dei più grandi interventi che abbiano interessato il Colosseo in età contemporanea. È stato infatti da poco avviato il progetto che consentirà di ricreare l’arena dell’anfiteatro simbolo di Roma e dell’Italia nel mondo.
Dario Budroni
Foto dalla pagina Facebook del Parco archeologico del Colosseo