In 40 secondi da elicottero ad aereo, ecco l’ultimo nato in casa Leonardo
L’AW609 sarà il primo convertiplano al mondo a ricevere la certificazione civile per il trasporto di persone e potrà collegare il centro di Milano al centro di Londra in meno di due ore
Il futuro del trasporto aereo sta per essere rivoluzionato per sempre. A tracciare la rotta è ancora una volta l’azienda strategica italiana Leonardo, società leader nel campo dell’aerospazio, difesa e sicurezza. In che modo? Con il convertiplano AW609. L’ultimo nato in casa Leonardo, infatti, garantisce il passaggio in soli 40 secondi dall’assetto tipico di un elicottero a quello di un aereo. Si potrà dunque partire da un’area cittadina in modalità di volo verticale grazie ai rotori e sfruttare una volta in volo la portanza sull’ala a propulsione con le prestazioni di un aereo turboelica per raggiungere destinazioni più distanti. Si pensi che ad oggi la rotta Milano-Londra è consentita solo attraverso l’utilizzo degli aerei, quindi vietata a bordo di elicotteri. Da considerare poi anche il tempo di percorrenza per raggiungere l’aeroporto, le file al check-in o ai controlli di sicurezza. Grazie al convertiplano sarà possibile decollare dal giardino di casa o dal tetto di un parcheggio multipiano del centro cittadino milanese o romano e volare verso il cuore di Londra, Barcellona, Parigi. L’AW609 sarà il primo convertiplano al mondo con certificazione civile che potrà essere impiegato sia per il trasporto passeggeri che per il soccorso. In paesi come l’Australia le operazioni di soccorso per persone in difficoltà nelle zone più isolate del territorio nazionale richiede l’impiego di più mezzi (aereo, elicottero, ambulanza). L’AW609 introduce continuità e rapidità d’azione: un solo mezzo per raggiungere rapidamente un paziente a grande distanza, recuperarlo (a terra o col verricello) anche dove non esistono piste o addirittura non è possibile atterrare e trasferirlo direttamente verso la struttura ospedaliera più idonea. «La ‘magia infusa’ in questo aeromobile – spiegano da Leonardo – è il risultato di soluzioni tecnologiche e di ingegneria straordinarie. Sono necessarie grandi capacità di calcolo, elettronica sofisticata, cura dell’aerodinamica e dei carichi e un’attenta definizione dei materiali (la fusoliera è interamente in materiali compositi) per consentire a un aeromobile di trasformarsi in aria da elicottero e aereo e viceversa attraverso la variazione dell’assetto dei suoi due rotori basculanti posti alle estremità delle ali. Organi dinamici nati per assicurare il sostentamento nel movimento verticale e la trazione in quello orizzontale garantendo inoltre una transizione progressiva, morbida e sempre controllata da uno stato all’altro. A questo si aggiunge un cockpit moderno con ampi display a colori e tecnologia touch screen in grado di fornire al pilota un quadro completo della situazione durante la missione e una cabina pressurizzata per volare sopra le condizioni meteo, un ambiente confortevole tanto per il passeggero quanto per il paziente dopo una missione di soccorso. Capacità di volo ognitempo assicurata, inoltre, da un moderno sistema antighiaccio che aumenterà le possibilità, l’efficacia e la sicurezza di impiego in condizioni ambientali particolari». Tra i primi a testare le capacità di volo dell’AW609 Sua Altezza Sheikha Mozah Bint Marwan Al Maktoum degli Emirati Arabi presso il sito elicotteristico di Philadelphia negli USA, dove ha avuto l’opportunità di provare in volo il rivoluzionario aeromobile e stabilendo anche un nuovo record per l’aviazione civile essendo stata la prima donna al mondo a pilotare questo velivolo.
Davide Mosca