In Piazza Liberty a Milano una foresta di cartone
In collaborazione con Collezione Maramotti, Max Mara presenta Microclima, opera site specific permanente creata dall’artista francese Eva Jospin
Un affascinante incontro con l’arte grazie all’artista Eva Jospin che ha vinto questo concorso indetto da Max Mara nel 2019. Obiettivo del brand era quello di valorizzare lo spazio interno dello store in relazione con quello aperto di piazza del Liberty di Milano, sul quale si affaccia la terrazza che ospita Microclima. L’opera offre sia ai clienti sia a tutte le persone che vi transitano, un’affascinante suggestione. Lo sguardo di Eva Jospin sulla Natura genera stupore e suggestioni oniriche, invitando a intraprendere percorsi che conducono a un viaggio interiore in un universo simbolico e incantato fatto di foreste immaginarie, grotte abbandonate, giungle misteriose.
In cosa consiste l’installazione
Microclima consiste in una serra in vetro e metallo, un’architettura che racchiude un mondo intimo e allo stesso tempo in stretta relazione con l’esterno, la cui visione muta dal giorno alla notte e con il variare delle stagioni. Ispirato ai giardini d’inverno di fine Ottocento, questo padiglione ospita la messa in scena di un paesaggio di cartone, che raffigura elementi vegetali su rocce verticali che evocano un ambiente fisico e immaginario di maestosi alberi tropicali, stalagmiti di grotte e fossili di radici. Queste forme suggeriscono la natura anziché ospitarne un campione, come invece accade nelle serre: questo pavillon è teatro di una scena di sculture in cellulosa.
Un’opera immersiva
Lo spettatore può immergersi completamente in questo paesaggio di cartone, materiale grezzo monocromo prediletto da Eva Jospin, che lo lavora incorporando anche piccoli inserti di carta colorata, corda, elementi metallici e minerali, realizzando forme delicate di scultura.
L’installazione è arricchita da una dimensione olfattiva grazie a un’essenza sviluppata specificamente dall’artista in collaborazione con il profumiere Julien Rasquinet, come traccia impalpabile di una natura ricostituita, per restituire la sensazione immersiva di una serra tropicale, sospesa tra l’evocazione di un ricordo e l’illusione di una presenza.
Chi è Eva Jospin
Parigina del 1975, ha conseguito il Diplôme National Supérieur d’expression plastique all’École des Beaux-Arts di Parigi nel 2002. Partecipa a numerose mostre collettive e personali presso sedi prestigiose e musei internazionali, come il Palais de Tokyo e l’Accademia di Belle Arti di Parigi, il Cour Carrée del Louvre. In Italia è stata artista in residenza all’Accademia di Francia – Villa Medici, a Roma, e ha esposto a Venezia, Napoli e Bari. Nel 2021 ha collaborato con Dior per ideare la scenografia della collezione autunno inverno, una galleria di 40 metri e animata da intricati ricami, realizzati da esperti artigiani, allestita nel giardino del Museo Rodin a Parigi. E ancora sul rapporto tra opera e contesto, Jospin ha realizzato, sempre nel 2021, Côté cour / côté jardin, un’installazione commissionata all’artista dal Festival Aperto e dal Reggio Parma Festival.
Sibilla Panfili