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Jago, Bansky e TvBoy in mostra a Bologna

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21/11/2022

L’esposizione è un’esplosione di opere provocatorie, tra le più apprezzate della pubblic art contemporanea in un mix inedito di opere

Una mostra provocatoria come lo sono le opere e l’arte degli artisti prescelti. In un dialogo voluto dagli organizzatori tra i tre personaggi più amati e discussi degli ultimi anni. Jago, Bansky, TvBoy e altre storie controcorrente è la nuova proposta di Arthemisia materializzata nell’esposizione in programma fino al 7 maggio 2023 a Palazzo Albergati a Bologna. Sessanta tra i capolavori più rappresentativi raccontano le storie più estreme e trasgressive della scena della pubblic art italiana e internazionale. Da una parte il misterioso Bansky, di nazionalità inglese, ma la cui identità è ancora oggi sconosciuta nonostante le numerose supposizioni di giornali e fan che però non hanno mai avuto alcun riscontro pratico. La sua arte ha lasciato a bocca aperta milioni di persone grazie a delle installazioni cittadine rappresentando questioni scottanti dell’attualità globale senza mai tralasciare il tipico British humor che lo contraddistingue. Dall’altra due artisti italiani uno di Frosinone, Jago, e l’altro di Palermo TvBoy. Una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla Girl with Baloon a Bomb Love di Banksy; Apparato circolatorio e Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano. A questi tre nuclei si uniscono poi molte opere di varie generazioni di artisti che da loro hanno preso ispirazione e spunto, o che semplicemente si inseriscono nel percorso “controcorrente” che li caratterizza: da Obey – in mostra con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama – a Mr. Brainwash (di cui, tra gli altri, un esemplare della sua Mona Linesa), da Ravo e La ragazza con l’orecchino di perla a Laika e il suo celeberrimo Not this “game” fino a Pau con la sua serie delle Santa Suerte. L’esposizione è divisa in quattro sezioni, la prima è dedicata a Jago, la seconda a Bansky, la terza a TvBoy e la quarta è un omaggio, invece alle giovanissime promesse come Andrea Ravo Mattoni con i suoi graffiti e le sue bombolette spray che sostituiscono il pennello. La mostra è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Bologna, prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di Piuma, Pop House Gallery e Apapaia. L’esposizione vede come sponsor Poema, come mobility partner Frecciarossa Treno ufficiale e Cotabo, come media partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte. Il catalogo è edito da Skira.

Davide Mosca

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