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Karma Clima, quando la musica è attivismo ambientale

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27/09/2022

La musica rock alternativa tra i protagonisti del dialogo sul cambiamento climatico

C’è chi i problemi li esprime a parole e chi cantando. Così nasce Karma Clima, nuovo disco della band rock alternativa Marlene Kuntz e progetto sperimentale – in sviluppo da ottobre 2021- che vuole aprire una finestra dialogo concreata sui problemi nati con l’aggravarsi del cambiamento climatico. L’album, in uscita il 30 settembre, è stato inserito a pagina 52 del Rapporto Symbola “Io sono cultura”, presentato al Maxxi di Roma dal presidente della Fondazione Ermete Realacci e dal presidente di Unioncamere Andrea Prete. Il progetto musicale fa parte del capitolo “L’innovazione culturale che verrà” in quanto – come si legge nel comunicato – è esempio di come il processo “deve portare le istituzioni culturali a mutare, almeno in parte, posizionamento e capacità di dialogo con altri attori della filiera e altri comparti produttivi”.

«Fin dall’inizio abbiamo desiderato che Karma Clima fosse una vera e propria esperienza in cui la musica e l’arte potessero aprire dei varchi nella percezione che abbiamo di temi decisivi come il cambiamento climatico» ha detto il gruppo riguardo al progetto «La collaborazione con territori che hanno definito la loro identità attraverso la valorizzazione delle proprie radici, e l’incontro con tanti amici che si occupano di ambiente e riqualificazione, è diventato un generatore di idee a cui abbiamo partecipato e partecipiamo con molta curiosità ed entusiasmo».

A rendere particolarmente speciale il disco è stato il suo processo di produzione. Karma Clima è stato prodotto insieme alla Cooperativa di Comunità Viso A Visograzie in uno studio di registrazione mobile, spostandosi su diversi luoghi soggetti ad interventi di rigenerazione nel Monviso: Ostana, Piozzo e la borgata Paraloup. Ogni tappa ha portato il gruppo musicale a confrontarsi e dialogare con le comunità del territorio e dello sviluppo locale sulle tematiche ambientali. Le esibizioni dal vivo intrecciano improvvisazione musicale e contenuti multimediali (curati da Lorenzo Letizia e Michele Piazza) per creare un’esperienza interattiva e partecipativa, così da sensibilizzare il pubblico su tematiche che, ogni giorno, diventano sempre più pressanti.

Francesco di Nuzzo

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