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Kellymorphose: metamorfosi di un’icona

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29/07/2021

La borsa Kelly di Hermès si destruttura e i suoi ricercati pellami diventano oro e diamanti, in una collezione preziosissima disegnata da Pierre Hardy

Geniale e senza tempo. Una borsa che diventa un gioiello, da portare al collo, al polso o sulle dita. E non una borsa qualsiasi: la Kelly di Hermès. La sua architettura trapezoidale è l’epitome dell’eleganza, la cui leggenda è un enigma racchiuso in pochi elementi: una forma fortemente assertiva, una fibbia, un lucchetto e un portachiavi. Da funzione a ornamento, le metamorfosi di questa borsa portano gioia, in una destrutturazione e riappropriazione dei codici che diventa un audace omaggio alla gioielleria.

Nel trasporre questo pezzo di pelle in oro e diamanti sta tutta l’arte di Pierre Hardy, direttore creativo della gioielleria di Hermès: come nessun altro ha saputo dare un’altra dimensione all’oggetto simbolo della Maison. E così la Kelly si destruttura in una “Kellymorphose” diventando catene, anelli, bracciali, collane, passando dalla pelle all’oro rosa, agli spinelli neri, all’oro bianco, all’argento massiccio, ai diamanti. Si moltiplica in catene con più stili di utilizzo – a doppio giro o a giro singolo, nell’incavo del décolleté o a cascata sulla schiena, con preziose fibbie incastonati di diamanti – o in sconcertanti doppi anelli AlphaKelly, fatti per mani giocose e contemporanee.

Ci sono anche l’iconico lucchetto e i dettagli della chiusura, così come lunghezze che ricordano quelle della tracolla, per non parlare dell’architettura trapezoidale. Il tutto mescolato alle altre firme visive della casa, dalla catena punk alle catenelle o ai campanelli, per formare una nuova grammatica dal fascino familiare, che sa liberarsi dai vincoli del già visto. “Kellymorphose” sconvolge il funzionale e il prezioso, elevando la semplicità fino all’incanto. Una collezione che a luglio ha meritato anche una mostra, nel luogo più sacro dei fan del pellettiere francese, la boutique parigina di 24 rue du Faubourg Saint-Honoré. «La Kelly Bag eleva i suoi componenti funzionali: le cinghie laterali e un elementare chiusura composta da chiavistello, una piastra e quattro borchie. Io faccio lo stesso con la gioielleria Kelly, reinterpretando o destrutturando le linee originali», dice Hardy. Missione compiuta.

 

Savino Pisedda

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