La storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana
Dal 6 agosto al 18 settembre, nelle Sale del Castello Inferiore di Marostica, sarà aperta la preziosa mostra “La battaglia dei due Re con finte schiere. La storia degli scacchi tra XIII e XVIII secolo nei libri della Biblioteca Bertoliana”. Il tutto mentre 650 figuranti – che daranno vita, dal 9 all’11 settembre, alla Partita a Scacchi Viventi stanno provando costumi, movimenti, coreografie e strategie.
La mostra attinge ai tesori della Biblioteca Bertoliana di Vicenza, che sin dal Settecento è la più importante del territorio vicentino e tra le più importanti biblioteche storiche italiane.
La Bertoliana, tra i suoi tanti tesori, accoglie una rara collezione di letteratura scacchistica universale. Sono opere manoscritte e a stampa datate tra il XIII e il XIX secolo, arricchite da disegni e incisioni. Tra i contenuti della sezione riservata al gioco degli scacchi, spicca un manoscritto di piccolissime dimensioni, redatto nell’Ottocento dai bibliotecari Ignazio Savi e Andrea Capparozzo, contenente il censimento bibliografico dei libri sul gioco degli scacchi all’epoca patrimonio della Biblioteca vicentina. Quell’inventario è stato in seguito ampliato a livello di bibliografia specialistica.
Tra i tesori, il “Liber … super ludo scachorum” (1493) di Jacopo da Cessole, con straordinarie illustrazioni e il “manuale” per “imparare giocare a scachi et de le partite” di Pedro Damiano da Odemira (1512), “Il gioco de gli scacchi” (1584) di Ruy Lopez de Segura, o il trattato “Scacchia ludus” (1527) di Girolamo Vida o, ancora “Il gioco de gli scachi” (1617) Pietro Carrera, o l’ “Analyse du jeu des echecs” (1749) di François-André Danican Philidor. Affascina, nelle “Lettres… accompagnee de trois gravures … qui representant ce fameux Automate “(1783), le immagini del celeberrimo Automa che gioca a scacchi. Opere rare, spesso impreziosite da notevoli tavole illustrative delle diverse fasi del ludus.
Tra i tanti tesori della mostra, va segnalata la splendida miniatura che decora la Bibbia del copista Cambius Vicentinus. La piccola scena miniata rappresenta un chierico e un laico che giocano a scacchi: si tratta di una delle prime rappresentazioni di partita a scacchi, realizzata in Francia nel terzo quarto del XIII secolo, negli anni in cui re Luigi IX vietava il gioco degli scacchi.
Sibilla Panfili