Un capolavoro ispirato alle supercar del cavallino rampante degli anni ’60 e in particolare alla Ferrari 250 LM con la livrea bianca, blu e rossa

Quando si tratta di automobili, Piero Ferrari non è solo il vicepresidente della celebre casa di Maranello, ma anche un uomo che vive profondamente il legame tra il passato e il futuro del Cavallino Rampante. Lo dimostra con la configurazione della sua nuova Ferrari Daytona SP3, un modello che unisce l’eccellenza tecnologica al fascino delle grandi corse del passato. La scelta dei dettagli di questa vettura non è stata casuale, ma un richiamo alla storia della Ferrari e a un ricordo personale legato al 1965, quando Piero iniziò a lavorare nell’azienda fondata dal padre Enzo. «Quando si è trattato di configurare la mia Daytona SP3, mi sono chiesto se farla rossa come le mie supercar oppure legarmi a qualche ricordo del passato. Alla fine ho scelto quest’ultima opzione», racconta Piero Ferrari dal suo ufficio, lo stesso che un tempo apparteneva a suo padre Enzo, accanto all’ingresso storico della fabbrica di Maranello. L’ispirazione è arrivata da un’icona di stile e di vittorie: una Ferrari 250 LM unica, progettata da Pininfarina, con una livrea bianca e blu e interni rossi. «Era il novembre 1965 e io avevo appena iniziato a lavorare in azienda. L’anno precedente, la Ferrari aveva vinto il Mondiale di Formula 1 con John Surtees e la monoposto era bianca con la livrea blu della scuderia NART di Luigi Chinetti. Questo successo è legato anche a quella 250 LM, e quella vettura mi è rimasta nel cuore». Quella combinazione di colori – bianco e blu per la carrozzeria, rosso per gli interni – è diventata il tema della Daytona SP3 personale di Piero Ferrari. Un modello che celebra le leggendarie “Sport Prototipo” degli anni ’60, ma con un design moderno e un potente motore V12 aspirato, emblema della tradizione Ferrari. La livrea scelta per la Daytona SP3 ha trovato spazio anche nell’ufficio dell’ingegnere Ferrari, grazie a un dipinto commissionato all’artista Enrico Ghinato. “Quando ho deciso per questa livrea, ho chiesto a un amico artista di dipingerla per me, e lui mi ha consegnato l’opera poco prima che mi arrivasse la Daytona SP3.” Ora il quadro, con i suoi dettagli precisi e colori vividi, campeggia dietro la scrivania di Piero Ferrari, come un omaggio permanente a quel ricordo speciale. Prima di posare la sua Daytona SP3 nel garage, Piero Ferrari ha voluto testarla sulla pista di Fiorano, la pista privata della Ferrari che rappresenta un luogo di eccellenza e sperimentazione per il Cavallino Rampante. “Quello di Fiorano è stato un buon battesimo: poterla provare in quella condizione di libertà e sicurezza mi ha regalato belle sensazioni”, racconta. Un’esperienza che non solo ha confermato la potenza e l’agilità della Daytona SP3, ma che ha anche rinsaldato il legame emotivo con una vettura dal design esclusivo e profondamente personale. Adesso, la Ferrari Daytona SP3 di Piero Ferrari riposa nel garage, pronta per essere utilizzata in occasioni importanti. È una vettura che non è solo un capolavoro di tecnologia e ingegneria, ma anche un pezzo di storia, che racconta l’essenza del marchio Ferrari e la sua capacità di unire passato e futuro in un unico, straordinario viaggio.

Davide Mosca

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